“BERLUSCONI HA TRADITO”: IL BOSS GRAVIANO INTERCETTATO IN CARCERE PARLA DEI RAPPORTI CON IL CAV
“BERLUSCA MI CHIESE UNA CORTESIA”…. “LE STRAGI DEL ’93 NON SONO DI COSA NOSTRA”
“Berlusconi quando ha iniziato negli anni ’70 ha iniziato con i piedi giusti, mettiamoci la fortuna che si è ritrovato ad essere quello che è. Quando lui si è ritrovato un partito così nel ’94 si è ubriacato e ha detto ‘Non posso dividere quello che ho con chi mi ha aiutato’. Pigliò le distanze e ha fatto il traditore”.
Sono stralci di una conversazione tra il boss Giuseppe Graviano e un co-detenuto con cui il capomafia trascorreva l’ora d’aria nel carcere di Ascoli Piceno.
L’intercettazione è depositata agli atti del processo trattativa Stato-mafia.
“Berlusca mi ha chiesto questa cortesia – dice -… per questo c’è stata l’urgenza. Lui voleva scendere… però in quel periodo c’erano i vecchi e lui mi ha detto ci vorrebbe una bella cosa”.
Graviano è stato intercettato in carcere per quasi un anno. Sono 32 le conversazioni con Umberto Adinolfi registrate dalle microspie, ritenute rilevanti dalla procura che le ha depositate agli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia.
Le intercettazioni sono state contestate a Graviano nel corso di un interrogatorio che si è svolto il 28 marzo scorso.
Sempre parlando dei suoi presunti rapporti con Berlusconi, Graviano aggiunge, alludendo all’intenzione dell’imprenditore di entrare in politica già nel ’92: “Lui voleva scendere però in quel periodo c’erano i vecchi e lui mi ha detto ci vorrebbe una bella cosa”. Frase che i pm interpretano come la necessità di un gesto forte in grado di sovvertire l’ordine del Paese.
(da “Huffingtonpost”)
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