“BERLUSCONI: UN DUCE DI SERIE B”: LA CELEBRE RIVISTA AMERICANA GQ CRITICA IL PREMIER
UN’ALTRA BELLA IMMAGINE DEL NOSTRO PAESE NELL’ANALISI DELLA FAMOSA RIVISTA “GQ”, A FIRMA DEVIN FRIEDMAN…”ITALIANI SCHIAVIZZATI DA UN RICCO SULTANO SESSUOMANE”…UN PAESE DOVE LE TETTE SONO GRANDI E SILICONATE E LE DONNE DISPONIBILI PER AVERE SUCCESSO
Come viene rapppresentata l’Italia governata da Silvio Berlusconi all’estero? Che il nostro governo non goda di buona stampa internazionale è cosa nota, anche perchè vi sono diverse testate giornalistiche che non sono certamente di destra ed è normale che ognuno critichi più facilmente le abitudini del vicino.
Con i famosi scandali escort e i ricevimenti in tubino nero a Palazzo Grazioli, non si può però negare che anche la stampa indipendente e non di sinistra abbia avuto occasione di avanzare critiche feroci al comportamento privato del premier che ci rappresenta, volenti o nolenti, anche all’estero.
Col risultato che l’immagine del nostro Paese è andato, è il caso di dirlo, sempre più sputtanandosi.
Contestualmente molta stampa ha rimarcato altri aspetti più politici: dal mancato rispetto delle convenzioni internazionali in tema di flussi migratori al conflitto di interessi del premier, dalle leggi ad personam per sottrarsi ai processi alla politica razzista della Lega, paragonata al Ku Klux Klan, dalle infinite polemiche interne ai privilegi inossidabili di cui gode in Italia la Casta politica, dalle leggi che vogliono limitare la libera informazione agli scandali che hanno coinvolto alcuni ministri.
Poichè i giornali hanno presumibilmente anche dei lettori, l’immagine veicolata che ne deriva del nostro Paese non è certo positiva.
Che poi spesso si tenda a calcare la mano da parte della stampa estera su argomenti pruriginosi è indubbio, ma se nessuno li avesse forniti è altrettanto evidente che avrebbero avuto ben poco cui attaccarsi.
Fatta questa premessa, parliamo dell’ultima mitragliata contro l’immagine del nostro Paese.
Si tratta del reportage realizzato da una firma importante della celebre rivista “GQ”, edizione americana, Devin Friedman.
Otto pagine, diverse foto (quella che riportiamo è posta accanto all’articolo) e un titolo eloquente: “The Mussolini of Ass”, una sorte di gioco di parole per dire che il premier è un “duce di serie B”.
Il quadro che emerge è di un presidente del consiglio circondato da cortigiani che canticchiano canzoncine sulla libertà e al servizio di un ricco sultano sessuomane.
Ovviamente ampio spazio è dedicato ai vari scandali e scandaletti, pettegolezzi e intercettazioni, escort e tettone siliconate al seguito.
Con Berlusconi paragonato a Caligola, tra interessi e corte di servi, donne disponibili pur di avere successo e ministre con seni svolazzanti.
Otto pagine che fanno emergere i vizi italici del potere di cui avremmo fatto volentieri a meno.
Ma se è vero che è facile puntare sul comportamento privato per criticare un politico, è anche vero che non è obbligatorio che un politico tenga un comportamento privato tale da essere facilmente censurato.
Fermo restando che ognuno nella vita ha diritto di comportarsi come gli pare, non da oggi ripetiamo che chi rappresenta un Paese dovrebbe però tenere un comportamento adeguato.
Dato che nessuno lo obbliga a fare politica a certi livelli, se lo fa che sia di esempio positivo.
Almeno eviterebbe al proprio Paese di farsi sputtanare all’estero, come nel caso citato.
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