CINQUESTELLE, PROVE GENERALI DI GOVERNO: UN SONDAGGIO LO DA’ SOPRA IL PD
DI MAIO: “MINISTRI DECISI VIA WEB”
Le due parole chiave sono “organizzazione” e “governo”. E la prima tappa dove declinarle assieme sarà la festa nazionale di Imola, Italia 5 Stelle, prevista per il 17 e il 18 ottobre.
Il raduno di un Movimento che vuole cambiare regole: per prendersi tanti Comuni in primavera, e accelerare così la corsa verso le Politiche.
Per questo, si presenterà a Imola come “una forza di governo”, che realizza cose e punta su gente sperimentata.
Non a caso il primus inter pares dei parlamentari, Luigi Di Maio, già rilancia: “Prima delle prossime elezioni nazionali vi presenteremo una squadra, sceglierete i nostri ministri e il nostro presidente del Consiglio”.
Mentre un sondaggio dell’Istituto Piepoli rivela: se si votasse oggi con l’Italicum, un listone con Pd più Ncd prenderebbe il 28 per cento.
Ossia caricandosi Alfano e i suoi fratelli il partito di Renzi, ora stimato al 32 per cento, precipiterebbe di quattro punti.
E sarebbe una fortuna per il M5s, che diventerebbe il primo partito con il 29.
E andrebbe da favorito all’inevitabile ballottaggio.
“È la conferma che avevamo ragione noi, l’incoerenza viene punita” commenta Carlo Sibilia, membro del Direttorio 5 Stelle.
Sarà contento anche Beppe Grillo, che domenica scorsa da un palco di Brescia ha dettato la rotta: “Nel 2013 non eravamo pronti, abbiamo imbarcato tutti”.
Tradotto, arriveranno paletti più stringenti per le candida-Comuni e nelle Regioni .“Dobbiamo ricordare che sappiamo amministrare” è la parola d’ordine.
Sindaci e consiglieri ne parleranno nei padiglioni distribuiti lungo l’Autodromo, ripartiti per Regioni. Per i meet up ci sarà un’area apposita.
Molte le analogie con l’appuntamento del Circo Massimo dell’anno scorso, prima edizione della festa.
Dall’agorà per l’incontro tra parlamentari e cittadini, al grande palco che ospiterà concerti e artisti e gli interventi degli eletti su temi specifici.
Fino al largo spazio per Grillo e Casaleggio, con l’artista genovese che farà capolino di continuo.
Anche i costi saranno molto simili, attorno ai 600 mila euro, da coprire con donazioni on line e sottoscrizioni. Possibile che alla festa venga aggiunta una terza giornata, quella del 16. Il nodo verrà sciolto nei prossimi giorni.
Quel che è certo è lo spirito dell’iniziativa, e lo conferma Lombardi: “Al Circo Massimo il senso era ‘incontriamoci, facciamo rete’: quest’anno invece il taglio è l’Italia del governo a 5Stelle. Domineranno i risultati”.
E non solo: “Stiamo raccogliendo segnalazioni da tutti i territori su piccole e medie imprese innovative, che possano venire a illustrare il loro lavoro”.
Insomma, vetrina per le Pmi, un pallino di Casaleggio , il più convinto di urne imminenti.
Magari da affrontare con le nuove regole evocate da Grillo. Roberto Fico assicura: “Quella di Beppe era più che altro una chiamata alle armi, un modo di dire che ci siamo: nessuna abiura del web”.
E Sibilia: “C’è solo qualcosa da registrare per fare ancora meglio”.
La parziale sorpresa arriva dal sindaco dissidente di Parma, Federico Pizzarotti.
Che non boccia Grillo, ma rivendica: “Spero che ora si prenda coscienza del fatto che il web non sarà più unico arbitro delle liste.”
Luca De Carolis
(da “il Fatto Quotidiano”)
Leave a Reply