COME VOTEREBBERO OGGI GLI IMMIGRATI: IL 42,15% PER LA SINISTRA, IL 28,85% PER LA DESTRA, IL 29% SONO INCERTI
DALL’INDAGINE ORIM EMERGE CHE SONO ORIENTATI A SINISTRA GLI STRANIERI PROVENIENTI DAI PAESI AFRICANI, A DESTRA ROMENI, UCRAINI E NEOCOMUNITARI… E’ INTERESSATO AL VOTO IL 59,8%, IL 71,3% DI CHI E’ ITALIA DA OLTRE 10 ANNI, L’84,2% DI CHI HA LA CITTADINANZA ITALIANA… LO SPAZIO POLITICO PER UNA DESTRA MODERNA
Un’indagine dell’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim) ha fotografato gli orientamenti di voto dei “nuovi italiani”, raccogliendo le opinioni di 9.000 immigrati, rappresentativi della popolazione straniera, proveniente dai Paesi a forte pressione migratoria e presenti a qualunque titolo nel territorio lombardo.
Il primo dato riferisce che il 59,8% degli immigrati si è dichiarato interessato a partecipare alle elezioni: con punte del 74% tra i filippini, del 64% dei romeni, del 63% dei marocchini, del 62% dei senegalesi.
Tra i meno interessati spiccano invece gli ucraini con il 43% e soprattutto i cinesi con il 30%.
E’ poi interessato al voto il 71,3% di chi è in Italia da oltre 10 anni, il 47,3% di quanti sono arrivati da meno di due anni.
Parteciperebbe alle elezioni l’84,2% di chi ha la cittadinanza italiana e il 67,6% dei titolari di carta di soggiorno.
Percentuale che scende al 56% tra chi ha solo il permesso di soggiorno, al 50% tra chi non ha tutti i documenti in regola, al 40% tra chi ne è sprovvisto. Come voterebbero gli immigrati?
Attualmente il 42,1% sceglierebbe la sinistra, contro il 28,8% che si dichiara si destra, mentre ben il 29% è incerto.
A votare a sinistra sono più gli uomini (45,2% rispetto al 38,1% delle donne), provenienti da Senegal (67,6%), Costa D’Avorio (56%) e Marocco (55,7%).
Di destra si dichiarano invece la maggioranza di brasiliani (50,7%), di romeni (46,7%) e di ucraini (41,5%).
Tra le 19 principali nazionalità di origine dei flussi migratori, in 14 prevale l’orientamento a sinistra, in tre quello di destra.
Va fatto notare che i neocomunitari (che già possono votare alle amministrative) preferiscono la destra, soprattutto i romeni, forti di 800.000 presenze nel nostro territorio.
L’orientamento a sinistra è maggiore tra gli irregolari, senza titolo di studio, tra musulmani, tra disoccupati e studenti.
A destra sono orientati piccoli imprenditori, cattolici, ortodossi e chi guadagna uno stipendio medio.
Considerando come si pone la sinistra italiana nei confronti degli immigrati, le strutture che mette a loro disposizione l’associazionismo di area, l’assistenza legale e sociale che garantisce attraverso le associazioni sindacali, raffrontato all’indifferenza della destra politica del nostro Paese verso i loro diritti, oltre che doveri, per non parlare del latente razzismo che certa presunta destra alimenta, è già un miracolo che quasi il 30% di immigrati non nasconda le proprie simpatie a destra.
E che la sinistra si fermi a simpatie al 42%, con una vasta fascia del 29% di incerti.
Ciò sta a dimostrare quanti spazi poitici avrebbe una destra sociale e moderna che sapesse coniugare i doveri dell’immigrato con i diritti che gli vanno riconosciuti e che si presentasse senza la bava alla bocca quando parla di immigrazione.
Un percorso di reale integrazione e di tolleranza che favorirebbe l’economia del nostro Paese e al tempo stesso garantirebbe una coesione sociale oggi tutta da costruire.
Meno intolleranza e più spirito di accoglienza promuoverebbero un percorso culturale che avrebbe poi anche un riscontro di adesione politica.
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