CONGRESSO PD: OGNI CANDIDATO AVRA’ 50.000 EURO DAL PARTITO E NON DOVRA’ ANDARE OLTRE 250.000 EURO DI SPESA
SI METTE IN MOTO LA MACCHINA DA GUERRA PER IL CONGRESSO E LE PRIMARIE: 50.000 EURO DAL PARTITO PER CIASCUNO DEI TRE CANDIDATI… IL RESTO DOVRANNO CERCARSELI DA SOLI E NON SFORARE I 250.000 EURO A TESTA… MA C’E’ CHI PARLA DI QUOTA 500.000
Abbiamo dato un’occhiata alla delibera della commissione nazionale del Pd che, sulla base della disciplina della campagna elettorale e sentito il tesoriere, ha stabilito che a ciascun candidato alla segreteria ( Bersani, Franceschini e Marino) spettino 5 collaboratori da scegliersi tra i dipendenti del partito e 50.000 euro a testa per propagandare la loro candidatura: 25.000 euro per le spedizioni di materiale cartaceo e di sms, altri 25.000 come contributo per attività dei singoli candidati.
Il tutto sia per il congresso che per le primarie, il resto dovranno trovarselo da soli.
Il regolamento prevede però un tetto massimo di 250.000 euro per le spese di ciascun candidato: in pratica ognuno dovrà cercarsi da solo altri 200.000 euro senza sforare quota 250.000.
Ma molti prevedono che si andrà ben oltre, fino a 500.000 euro a capoccia.
Peppino Calderola, ex direttore dell’Unità , dice infatti che “50.000 euro non bastano neanche per la campagna di un candidato al consiglio comunale di una media città , le spese sono tante, a cominciare dall’appoggio dei circoli”.
E i circoli che ti appoggiano, in cambio ti chiedono di pagare l’affitto della sede o i computer nuovi. Il che non depone molto a favore del “rinnovamento”, ma si chiamerebbe in altre sedi “voto di scambio”.
Una cosa su cui concordiamo è che i candidati devono girare in lungo e in largo l’Italia e i trasferimenti hanno un costo indubbio, ma ci sembra singolare che il partito debba finanziare un candidato al di là del rimborso spese: si vede che la democrazia passa anche da questo, voto di scambio compreso.
Viene fatto presente che ci vogliono i manifesti, i santini, gli opuscoli, gli eventi da organizzare, l’affitto delle sedi ( Bersani ha costituito un comitato elettorale che ha sede in appartamento di 300 mq nel centro di Roma), gli spostamenti, l’invio della mozione, le serate in tutta Italia, l’acquisto di spazi pubblicitari su giornali e internet, vietati solo gli spot in Tv ( ci sarebbe mancato pure quello). Ora, visto che nessuno dei 3 candidati è stato obbligato a candidarsi, ma si tratta di una sua libera scelta, sostenuta dai propri amici, non sarebbe stato meglio che ognuno si pagasse le spese di tasca propria?
E questo discorso varrebbe per qualsiasi partito, sia ben chiaro.
Tutto per mettere insieme una farsa, visto che i congressi li decidono le alleanze coi ras locali e non certo il “manifesto programmatico”.
Se poi ci si chiama “Partito democratico”, a maggior ragione si dovrebbe prendere esempio da Obama che i soldi li ha raccolti tra i suoi grandi o piccoli elettori .
Uno potrebbe obiettare che sono soldi gestiti dal rispettivo partito: certo, ma sono sempre soldi del contribuente, i partiti li prendono dal fondo di rimborso elettorale, non li trovano per strada.
Con un congresso che alla fine sfiorerà il costo di 1,5 milioni di euro, non ci sembra che si faccia un buon servizio alla politica e al contenimento dei costi della Casta.
Perchè la prima fase, il Congresso, la si vince con le alleanze interne e quindi sono soldi buttati, la seconda, ovvero le primarie, con il consenso allargato dei cittadini che avranno occasione sui media di farsi un’idea delle differenze di programma, senza necessità di spese eccessive.
Anche perchè le voci interne indiscrete dicono che questo sistema è stato studiato ad arte per penalizzare Marino che ha più consensi all’esterno che all’interno delle strutture di partito.
Bersani e Franceschini hanno alle spalle strutture in grado di autofinanziarsi, Marino conta di più sull’entusiasmo di chi vuole rinnovare il Pd.
A quel punto farebbe bene a rinunciare anche ai 50.000 euro, sarebbe un bel segnale di cambio di linea anticasta.
Un suggerimento gratis noi non lo neghiamo a nessuno…
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