CONTAGI CORONAVIRUS LOMBARDIA, LA REGIONE: “RESTATE A CASA”
A CASTELPUSTERLENGO E CASTIGLIONE CHIUSE SCUOLE E UFFICI COMUNALI
Il Comune di Codogno ha emanato tre ordinanze “provvisorie e precauzionali” per la chiusura di scuole, bar, ristoranti, locali pubblici in generale (discoteche, sale da biliardo) e uffici comunali per l’emergenza sanitaria dovuta ai primi sei contagi in Italia, e tutti nella zona del Lodigiano, da coronavirus.
Già in mattinata l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera aveva comunicato: “Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali. Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio”, un invito poi esteso anche a Casalpusterlengo.
Intanto, però, visto che la quarantena potrebbe coinvolgere 250 persone almeno, “La Protezione civile sta cercando di individuare un albergo, una caserma o una struttura militare per mettere tutte le persone in quarantena”.
Le ordinanze di Codogno sono valide fino almeno al 23. A Castiglione chiusura degli uffici comunali. Misure sono allo studio anche nei comuni di Terranova de’ Passerini, Turano, Maleo, Bertonico perchè molti studenti di questi paesi frequentano le scuole di Codogno.
Il “paziente zero” è un 38enne di Castiglione d’Adda ma residente a Codogno, in provincia di Lodi, sua moglie e altre quattro persone (tutte di Castiglione d’Adda) entrate in contatto probabilmente con il paziente zero, mentre risulta negativo ai test un collega del 38enne con cui l’uomo aveva cenato a fine gennaio e che era appena rientrato dalla Cina. Il 38enne è in gravi condizioni all’ospedale di Codogno.
Le autorità sanitarie stanno provvedendo a fare i tamponi per il test a tutte le persone che potrebbero essere entrate in contatto con i contagiati: dai colleghi del 38enne, che lavora all’Unilever di Casalpusterlengo a familiari, amici, e tutti i medici e gli infermieri dell’ospedale di Codogno dove l’uomo è stato ricoverato mercoledì sera. “Tutte le persone positive sono portate al Sacco quando sono in grado”: lo ha spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera alla conferenza stampa per fare il punto sul coronavirus. Il paziente ricoverato in terapia intensiva a Codogno dovrebbe venire spostato nel primo pomeriggio.
A Castiglione d’Adda (Lodi) dove risiedono i genitori dell’uomo contagiato dal Coronavirus sono stati sospesi i festeggiamenti per il carnevale. “È assolutamente vietato l’ingresso ai parenti”: è quanto segnala un cartello appeso alla porta di ingresso del Padiglione G 56 dell’Ospedale Sacco di Milano, dove sono ricoverati alcuni dei contagiati da Coronavirus in Lombardia.
Il cartello, affisso alla porta con solo due pezzi scotch, non era presente questa mattina e infatti parenti e pazienti potevano accedere all’edificio liberamente.
(da agenzie)
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