CONTE PINOCCHIO NELL’ULTIMO MURALE DI TVBOY
LA PROVOCAZIONE DELL’ARTISTA IN VIA DELLA TORRETTA RITRAE DI MAIO E SALVINI COME IL GATTO E LA VOLPE E IL PREMIER COME PINOCCHIO NEL PAESE DEI BALOCCHI
“Ad un anno da “Amor Populi” torniamo tra i palazzi del potere romano…”: così TVBoy, autore di opere di street art che negli ultimi tempi si è concentrato sull’attualità politica italiana (famoso il murale del bacio tra Salvini e Di Maio), annuncia il suo ritorno al racconto per immagini del governo Lega-M5S.
La nuova opera si trova in via della Torretta e ritrae Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini.
I due vice premier vestono i panni del gatto e la volpe, mentre il presidente del Consiglio quelli di Pinocchio.
“Il murale, che arriva dopo la ‘Guerra dei Social’ — spiega Tvboy sul suo sito — richiama la celebre favola di Carlo Collodi. Accade così che nel cuore della Capitale, il Gatto e la Volpe, che hanno le sembianze rispettivamente del ministro Di Maio e del vice premier Salvini, ingannano Pinocchio e lo spingono a candidarsi come Presidente del Paese dei Balocchi”.
L’opera, affissa a vicolo della Torretta, fa riferimento alle pesanti critiche ricevute dal premier Giuseppe Conte da parte del capogruppo dei Liberaldemocratici, Guy Verhofstadt, che lo scorso 12 febbraio, a Strasburgo, definì il presidente del consiglio italiano un “burattino” nelle mani di Salvini e Di Maio.
Ma il Gatto e la Volpe non è l’unica provocazione che lo street artist, definito il Banksy italiano, ha lanciato la scorsa notte tra i palazzi del potere romano.
In via dei Pianellari, troviamo “L’arte è per sempre”, l’opera ironica fa riferimento alla pronta cancellazione da parte dell’amministrazione comunale guidata da Virginia Raggi, di tutte le opere di Tvboy: da “Amor Populi” fino a “Viva le buche, abbasso i murales”, le espressioni artistiche dello street artist, che oggi risiede a Barcellona, sono state tutte censurate.
Il terzo murale, affisso in Vicolo degli Osti, ritrae Papa Francesco che tiene sulle spalle un bambino mentre scrive la frase: “Stop Abuse”. L’opera vuole essere un augurio alla risoluzione di una questione delicata e dolorosa, come quella degli abusi sessuali sui minori da parte di uomini della Chiesa, che per troppo tempo è stato un tabù e che Papa Francesco ha iniziato ad affrontare apertamente all’interno e all’esterno del Vaticano.
(da agenzie)
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