COSA PENSIAMO DELL’AGGRESSIONE AL LICEO DI FIRENZE: CARA MELONI, BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI CONDANNARE GLI IMBECILLI, ANCHE QUANDO FANNO PARTE DEL TUO SCHIERAMENTO
BASTAVA NOTIFICARE IL VOLANTINAGGIO ALLA DIGOS E NON SAREBBE SUCCESSO NULLA… CHI GOVERNA IL PAESE NON PUO’ VIOLARE LE LEGGI
Chi scrive, di volantinaggi ne ha fatti un centinaio in vita sua e in tempi dove era facile prendersi una sprangata in testa davanti a una scuola.
A quei tempi non era necessario “notificare” alla Digos in via preventiva testo e luogo dell’evento, sia a destra che a sinistra si volantinava “sul momento”, in base spesso ad avvenimenti politici appena accaduti. Diciamo meno burocrazia e maggiori rischi. Regola che valeva per tutti.
Ovviamente le organizzazioni che ricorrevano più frequentamente al volantinaggio era quelle estreme, a destra come a sinistra, quelle che non avevano accesso ai media di allora (oggi ci sono i social).
Regola numero uno era non accettare provocazioni e reagire solo in caso di aggressione fisica. In pratica autocontrollo mentale tipico da militanza politica perchè il fine divulgativo era superiore a ogni altra cosa.
Se vai davanti a una scuola con forte presenza di “avversari politici” dai per scontato che possa nascere una reazione e ti prendi qualche insulto in silenzio. Ma se governi il Paese e monopolizzi l’informazione pubblica sei obbligato a seguirne le regole.
La legge oggi impone di notificare il testo del volantico alla Questura di appartenenza e indicare ora e luogo dell’iniziativa, altrimenti rischi la denuncia in ogni caso, anche se ti accogliessero con lancio di petali di rosa. Allora bisogna avere il coraggio di dire che chi non lo fa è un imbecille nella migliore delle ipotesi. O che cerca l’incidente nella peggiore. Fermo restando che non giudico chi cerca l’incidente, ognuno fa quello che ritiene giusto, ma poi non pietisca giustificazioni o solidarietà. Chi sbaglia paga, questa è la regola.
Se è plausibile che l’autorizzazione non la chiedano gli anarchici (faccio un semplice esempio) che hanno una legittima visione politica di non riconoscimento dell’autorità statuale, che a farlo sia l’organizzazione giovanile del maggiore partito di governo, con una visione si presume “legalitaria” della società, fa sorridere o incazzare (a voi la scelta).
In altri tempi chi ha mandato quei sei giovani (di cui tre minorenni) a volantinare senza autorizzazione sarebbe stato cacciato a calci in culo dai vertici del loro partito di appartenenza. Oggi assistiamo o al silenzio nel condannare la violenza che ne è scaturita o alla loro difesa d’ufficio, in spregio a ogni logica.
Sarebbe bastato rispettare le regole, la polizia sarebbe stata presente e nulla sarebbe successo.
Se poi qualcuno, invece che “fare politica” pensa di fare il bullo, frequenti i giardinetti o gli stadi, non le scuole.
E non si qualifichi “di destra” perchè è solo un povero imbecille.
Leave a Reply