CROCETTA: “IL CANDIDATO LEGITTIMO DEL PD IN SICILIA SONO IO”
PRONTO A SFIDARE IL SUO PARTITO CON UN GOVERNO DEL PRESIDENTE
“Sulla presidenza della Regione facciamo un ragionamento sostenuto da questo o quel potente? Sto facendo un ultimo tentativo estremo di costruire una coalizione, attraverso un meccanismo previsto dallo statuto del Pd. Non sono un autocandidato illegittimo, sono il candidato legittimo del Pd che avrebbero dovuto proporre gli alleati. Il 17 settembre e’ vicino, nessuno attribuisca a Crocetta la voglia di rompere o disintegrare il centrosinistra. Io sto facendo una proposta unitaria, chi non la accetta vuol dire che vuole rompere e che pensa che basta mettere insieme 4 notabili della politica per vincere le elezioni”.
A dirlo il presidente della Sicilia, Rosario Crocetta.
“L’ipotesi del governo del presidente è molto realistica. Se loro continuano a sostenere Micari e rifiutano le primarie, non possono non ritirare dal governo la loro delegazione”, sottolinea il presidente della Regione ribadendo con i giornalisti la sua intenzione di formare un ‘governo elettorale’ nel caso in cui i partiti che reggono attualmente la sua giunta, primo tra tutti il Pd, non aprano alla sua proposta di fare le primarie e continuino ad appoggiare la candidatura del rettore dell’Ateneo palermitano Fabrizio Micari. “Non li ho mai posti davanti a questo ricatto – aggiunge – mi daranno atto di aver rispettato gli assessori, ma ora uscirebbero qui tutti”.
“Io credo che il progetto Micari sia perdente: non cammina con le gambe della società e dei partiti della coalizione, è un progetto destinato a perdere”, ha aggiunto Crocetta.
“Se qualcuno vuole fare il prepotente – ha ammonito – pagherà il prezzo della propria prepotenza e siccome è una sconfitta annunciata, nessuno se la prenda con Fausto Raciti. Altri non hanno l’obiettivo di vincere le elezioni; hanno l’obiettivo di come fare fuori Rosario Crocetta: è un gioco sulle spalle della Sicilia. Micari se è convinto che non è così, si misuri con le primarie”.
“Il progetto Micari – ha concluso Crocetta – è un progetto nato a Roma con Leoluca Orlando che ha fatto esattamente la stessa cosa che ha fatto con le amministrative. È andato a Roma, si è fatto candidare dal Pd e poi ha detto che era civico, noi gli abbiamo fatto una legge che con il 40% vinceva e poi ha fatto tutto da solo. Io non posso accettare che la Sicilia venga commissariata da Roma”.
“Ci siamo sentiti con Renzi. Ieri era in programma un incontro, ma ho ritenuto che, dopo la riunione della segreteria, fosse necessario prima un confronto con il segretario Raciti e poi successivamente comunicare io a Renzi le nostre decisioni. Coinvolgere il segretario nazionale non mi sembrava responsabile in questo momento”.
Riguardo l’incontro con il segretario del Pd Matteo Renzi, Crocetta ha aggiunto: “Più tardi chiamerò il segretario regionale Fausto Raciti e deciderò con lui quando incontrare Renzi”, ha concluso Crocetta.
(da “Huffingtonpost”)
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