DELLA VALLE ACCUSA : “LA QUOTAZIONE IN BORSA DELLA FERRARI HA SALVATO LA FIAT CHE E’ UN BIDONE”
“ANDIAMO SUBITO AD ELEZIONI O SI MUORE”
Della Valle ha le idee chiare dopo l’annuncio della quotazione in Borsa della Ferrari: il Cavallino “ha salvato quel bidone che è la Fiat”, ha dichiarato all’evento ‘Back to Italy’ in Piazza Affari a Milano.
L’operazione, secondo il patron di Tod’s, “depaupera l’azienda che invece usava quel denaro per finanziare il suo sviluppo”.
“Invece – ha aggiunto – adesso quotano in Borsa un pezzetto per ripianare i debiti di Fiat mentre il resto se lo prendono gli azionisti. E’ vergognoso, l’Italia cambierà quando capirà quanto male ha fatto questa famiglia al Paese”.
Della Valle ha poi spezzato una lancia a favore del nuovo presidente di Alitalia e suo amico Luca Cordero di Montezemolo: “E’ vergognoso” il modo in cui è stato mandato via e “il motivo è evidente”:
Il patron di Tod’s ha poi lanciato l’allarme sulle difficoltà del Paese: o il voto o il Paese muore, è il messaggio che ha lanciato.
“Auspico si vada a votare il prima possibile” perchè “fare altri due anni così significa uccidere il paese”.
“Mi auguro si termini il prima possibile la legge elettorale” e che “arrivi qualcuno che possa comandare per davvero” aggiunge Della Valle, che chiede anche di “poter decidere noi gli eletti”.
“Lo chiediamo educatamente – ha detto il patron di Tod’s – so che in Parlamento c’è qualcuno che sentendo questo salta sulla sedia perchè vorrebbe restare fino alla fine, ma in quel marasma quelli in gamba sono sommersi da quelli che hanno capito che è l’ultima occasione per loro di stare su quella sedia”.
Quanto ai suoi rapporti con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, “i rapporti sono ottimi. Mio fratello e lui si siedono vicini allo stadio da 10 anni. Abbiamo magari la stessa visione, ma con percorsi diversi. Quando non eravamo d’accordo ce lo siamo detti in faccia”
Della Valle poi ammette di aver sbagliato a investire nel gruppo Rcs, di cui è secondo azionista: “L’investimento è stato tutto sbagliato da parte mia. Il mio pensiero era di poter portare la voce dell’impresa nel posto dei poteri forti, che erano quasi tutti mummificati e autoreferenziali” ha aggiunto Della Valle.
E ancora: “Lì non sono riuscito quasi a toccare palla”.
(da “Huffingtonpost”)
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