DOPO AVER INCORAGGIATO E SOSTENUTO PER ANNI LE PROTESTE DEI TASSISTI, SALVINI SCOPRE CHE NELLE CITTÀ SCARSEGGIANO I TAXI
“SERVE UNA RIFORMA COMPLESSIVA PER AVERE PIÙ VETTURE IN STRADA FIN DA SUBITO”, MA L’AUMENTO DELLE LICENZE NON È IN AGENDA… QUANDO IL CENTRODESTRA FACEVA LE BARRICATE INSIEME AI TASSISTI CONTRO DRAGHI E LE NORME CHE AVREBBERO SPALANCATO LE PORTE A UBER
Dopo aver incoraggiato e sostenuto per anni le proteste dei tassisti, il centrodestra scopre improvvisamente che nelle grandi città italiane – Roma e Milano su tutte – c’è un problema di offerta di auto bianche. «Serve una riforma complessiva per avere più auto in strada fin da subito», è il ragionamento che il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha fatto ieri incontrando 30 sigle sindacali del settore.
Quello dei taxi è uno dei comparti più corporativi che ci sono in Italia, da sempre recalcitranti ad accettare minime aperture al mercato per conservare uno status quo fatto di poche licenze e pochi concorrenti.
Esattamente un anno fa, grazie anche alle consuete manifestazioni capaci di mettere a ferro e fuoco Roma, i tassisti esultavano per aver costretto Mario Draghi a stralciare dalla legge sulla concorrenza le norme che avrebbero portato le auto bianche ad adeguare l’offerta dei loro servizi anche attraverso l’uso di applicazioni come Uber.
Un successo arrivato grazie all’appoggio di un centrodestra sulle barricate, con il leghista Edoardo Rixi (allora nella maggioranza che sosteneva Draghi) e il meloniano Francesco Lollobrigida (all’opposizione) schierati in difesa di un comparto minacciato – secondo loro – dalla «sleale competizione delle multinazionali». E cosa ha portato quella vittoria politica? Taxi introvabili a Roma e Milano e in tutte le città d’arte dove i turisti sono tornati in massa dopo la pausa del Covid. La domanda di mobilità è alle stelle, l’offerta sempre quella, e un servizio così scadente non può che mettere a rischio la candidatura della capitale all’Expo 2030.
Salvini, infatti, è deciso a intervenire anche alla luce dei futuri appuntamenti, come appunto l’esposizione universale e il Giubileo per Roma o le Olimpiadi per Milano. «E’ necessario trovare soluzioni per migliorare il servizio nell’interesse di tutti», dice il leader della Lega. Salvini però non ha messo sul tavolo alcuna proposta, si è preso tempo per «studiare le migliori soluzioni possibili per garantire un servizio più efficiente».
I tecnici del Mit effettueranno un approfondimento per verificare i numeri aggiornati delle licenze, e oggi il vice premier incontrerà i sindacati del settore Ncc, ovvero il noleggio con conducente, rivali dei tassisti.
Attualmente Roma è dotata di quasi 7.800 licenze e l’ultimo bando risale al 2006. I tempi per salire in macchina sono lunghissimi e le file interminabili. Milano può contare invece su circa 4.800 licenze, inadeguate a fronteggiare il boom di turisti. Per questo la scorsa settimana la giunta di Beppe Sala ha chiesto mille licenze in più alla Regione.
(da la Stampa)
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