ECCO LA CONTROFINANZIARIA DEGLI ANTI-TREMONTI DEL PDL
37 MILIARDI DI SPESA: AIUTI ALLE FAMIGLIE, TAGLI IRAP, CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI…. LE RISORSE: 20 MILIARDI RICAVATI DA TAGLI DEI CONSUMI DI MINISTERI, ENTI LOCALI E ASL, 17 DATI DAI TAGLI AL TRASFERIMENTO ALLE AZIENDE…PRESENTATO COME EMENDAMENTO DA BALDASSARRI
Il fronte anti-tremontiano all’interno del Centrodestra si allarga e comincia a calare le carte.
Lo stesso Berlusconi ieri è sbottato: “Basta, quello (Tremonti) non lo sopporto più, trovate voi una soluzione, si crede di essere il presidente del Consiglio, non ha capito che è un ministro come gli altri”.
Ormai Tremonti è considerato un ministro della Lega e in occasione della presentazione della Finanziaria si sta preparando il regolamento di conti.
A fronte di una Finanziaria light, molto leggera, di Tremonti, con soli 3 articoli che non diranno nulla di nuovo, una quindicina di parlamentari Pdl ( molti di area AN) hanno sottoscritto la “controfinanziaria” di Baldassarri, dettagliata e ambiziosa.
Gli 8 commi del suo emendamento valgono ben 37 miliardi di euro.
Dove trovarli? Attraverso un cura violenta: 20 miliardi di tagli ai consumi intermedi di Ministeri, Regioni, enti locali e Asl, e altri 17 dalla soppressione dei trasferimenti di imprese.
In pratica l’emendamento Baldassarri trasforma le attuali detrazioni per i carichi familiari (circa 800 euro decrescenti) in deduzioni con un tetto fisso di 5.000 euro, ottenendo il raddoppio dello sconto.
Il costo di questa manovra sarebbe di 15 miliardi di euro.
Badassarri poi prevede un taglio dell’Irap per 12 miliardi, rendendo deducibili dall’imponibile dell’Irap le spese per il costo del lavoro.
Per il mondo delle imprese arriva un credito d’imposta, utilizzabile in dieci anni, a fronte di nuovi investimenti e progetti produttivi ( costo 2 miliardi).
Per quanto riguarda gli afftti, il Pdl propone ora una cedolare secca sui redditi da locazione del 20% e sconti fiscali sull’imponibile per gli inquilini fino a 5.000 euro l’anno.
La finanziaria alternativa propone poi una marea di opere pubbliche: 1 miliardo per opere stradali regionali, 1,6 per piani straordinari di edilizia sanitaria, 1 miliardo per ricerca e sviluppo, 2 per la sicurezza, oltre 2 per autostrade e Anas.
Sia per le cifre in campo che per la strategia di politica economica, la controfinanziaria si colloca agli antipodi delle strategia “prudente” di Tremonti, volta a garantire sicurezza e stabilità a costo di stare sempre fermi, mentre altri Paesi europei sostengono attivamente la propria economia.
E’ evidente che la proposta Baldassarri presenta anch’essa luci ed ombre (sulla reperibilità delle risorse in particolare con tagli da verificare nel concreto), ma permette almeno di uscire da quella gestione “segretata”, con cui il ministro Tremonti ha fino ad oggi gestito il suo ministero.
Decideva lui a chi dare e non dare, a chi tagliare e a chi no, facendo mutare destinazione persino ai fondi europei per la formazione, tramutati in ammortizzatori sociali.
E gli altri ministri costretti a fare brutte figure, promettendo riforme che non potevano avere seguito senza fondi.
Si aggiunga il carattere di Tremonti, la sua nota “presunzione” e ora pure l’ambizione di salire al ruolo di vicepremier, nonchè il fatto di farsi “accompagnare” agli incontro con il premier dai “guardiaspalle padani”, e si comprenderà che la finanziaria non avrà un cammino facile.
E non è detto che Tremonti stavolta regga fino alla fine….
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