ELEZIONI COMUNALI A CAMOGLI …HANNO VINTO I PASTICCIONI E I SAINT dis-HONORE’ ANCHE QUESTA VOLTA
CENTRODESTRA SULLE SCIALUPPE DI SALVATAGGIO…E LA BARCA TORNO’ SOLA …ZUM ZUM
Una volta, quando ci si presentava con una formula politica nuova al giudizio dell’elettorato, o si sperimentavano alleanze in zone particolari della penisola, era vezzo dei rappresentanti dei partiti parlare di “laboratorio politico” che avrebbe magari potuto avere una ” valenza nazionale”. Erano termini che facevano un po’ sorridere, ma che ormai fanno parte della storia di questa nostra tormentata repubblica.
Da dieci anni a questa parte, se dovessimo concentrare le nostre attenzioni e personali valutazioni sul caso “comune di Camogli”, ridente cittadina della riviera ligure, una tra le più belle perle del mediterraneo, e coniare un idoneo slogan per il centrodestra locale, dovremmo parlare di “manicomio politico” con indubbie tendenze all’autolesionismo. Infatti, nonostante alle elezioni politiche il Centrodestra si attesti intorno al 60% dei voti contro il 40% delle sinistre, quando si tratta di eleggere il sindaco della città , le forze moderate riescono ad inventarsi sempre una serie impressionante di autogol, di liste contrapposte e di nefandezze varie, cosicchè da ormai 10 anni vince sempre la Sinistra.
Ritorniamo in argomento, dopo aver dedicato al caso Camogli un articolo premonitore qualche settimana fa e che a nulla evidentemente è servito. Tranquillizziamo l’elettorato a noi vicino con una doverosa premessa: anche questa volta i locali centrodestri riusciranno a far vincere la Sinistra, ci hanno messo tutta la loro capacità ma sono riusciti a centrare l’obiettivo.
Vediamo le carte, iniziando da un fatto da Bagaglino, tanto sembrerebbe assurdo e da “comiche finali” ( Fini ha tratto l’ispirazione da Camogli per definire così la politica di Berlusconi, prima che gli garantisse 84 deputati). Il Centrosinistra presenta come candidato il medico Italo Mannucci, ex assessore indipendente, ex partito popolare. Singolare il caso che lo stesso Mannucci per qualche giorno, di fronte a una offerta del Centrodestra, sembrasse orientato ad accettare di “correre” a sindaco per la coalizione di Berlusconi e Fini. Dall’altro lato il Centrodestra, dopo aver offerto il posto di candidato sindaco ad almeno 10 persone, sentendosi opporre altrettanti rifiuti, ha “scelto” il neo presidente della locale ” Società di Capitani e Macchinisti navali”, Giovanni “Enzo Camozzi, dirigente d’azienda in pensione, in verità poco conosciuto a Camogli. Singolare, in questo caso, che Camozzi avesse partecipato alle primarie del candidato dell’estrema sinistra Silvio Ferrari, giustificandosi ora dicendo ” che non si era accorto che si trattava di una lista di sinistra”…Come vedete le premesse per una farsa ci sono tutte…
Andiamo avanti e riepiloghiamo: a sinistra ci sono due liste, una moderata appoggiata dal PD e una più radicale con il prof. Silvio Ferrari, intellettuale conosciuto e stimato, appoggiato dalla Sinistra arcobaleno e da una lista di cittadini di sinistra generica.
Dall’altra parte c’è la lista ” Centrodestra per Camogli”, con Camozzi candidato sindaco appoggiato da PdL, Lega e UDC, con simbolo una barchetta su sfondo blu…ma anche qua non è finita .
AN, infatti, si è spaccata, la coordinatrice Dallara voleva che si appoggiasse una candidatura indipendente, quella della giornalista Tina Leali Rizzi e di fronte al rifiuto delle altre componenti si è dimessa da AN. La Lega locale, che avrebbe dovuto saldare il “voto di scambio” con Agostino Bozzo ( Bozzo aveva appoggiato il leghista Senarega alle ultime provinciali e adesso attendeva di essere ricambiato), è stata bloccata dalle decisioni della segreteria provinciale, ma qualche voto sottobanco a Bozzo arriverà di sicuro…
C’è poi a destra la candidatura dell’eterno Agostino Bozzo, ex AN, ex consigliere provinciale con delega a nominare la moglie nelle commissioni mandamentali elettorali con relativo gettone di presenza, noto in Provincia per essere Presidente di una Commissione che faceva riunire ogni volta con un solo ordine del giorno invece che accorparne cinque, in modo da percepire 5 gettoni di presenza invece che uno, noto per aver offerto al ballottaggio alle ultime elezioni provinciali il proprio appoggio al candidato della Sinistra Repetto contro la Oliveri in odio al centrodestra, ora esponente di grido ( nel senso che ci sarebbe da gridare alla ottima Santanchè se non c’è da vergognarsi a essere rappresentati da soggetti simili, dopo aver predicato in TV lotta alla casta, serietà . leale, valori e ideali) de “la Destra” di Storace.
Infine, come ricordavamo, ci sarà una lista civica della giornalista del Secolo XIX Tina Leali Rizzi, con candidature della società civile trasversali.
Risultato: vincerà la Sinistra, che presenta due “candidati” forti e credibili, mentre il centrodestra due obiettivamente deboli. Se consideriamo che abbiamo avuto 5 anni di tempo ( se non 10) per individuare un candidato adeguato e poi ridursi a navigare con la barchetta ” in alto mare ” c’è di che vergognarsi. Il minimo sarebbe che tutte le segreterie locali dovrebbero dimettersi. Salvo Agostino Bozzo, ovvio, che potrà così anche tra 5 anni continuare a sottrarre una piccola ma determinante percentuale di voti al centrodestra, rifiutando ogni accordo, sempre e comunque, che non preveda lui sindaco…In nome di questo spirito unitario ha chiamato la sua lista di disturbo “Uniti per Camogli”…ci sembra giusto.
E la barca tornò sola… ma se vi capita di avvistarla in futuro, dall’alto del promontorio di Portofino, accendete pure la miccia dei cannoni per cortesia e sparate a palle di piombo sulla carcassa della imbecillità politica, farete un’opera buona e giusta di cui i camoglini non vi potranno che essere grati…
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