“ERANO PICCOLI E SPAVENTATI. SALVI PERCHE’ SI ERANO RANNICCHIATI NELL’INTERCAPEDINE DEL TETTO VENUTO GIU'”
IL VIGILE DEL FUOCO: “E CHI CE LA FA A DORMIRE… NON DORMO DA GIORNI”
Beve un caffè al bancone del bar vicino al centro di coordinamento di Penne. “E chi ce la fa a dormire? Non dormo da giorni”, confessa un vigile del fuoco di Avellino a un collega con la stessa divisa.
Occhi lucidi e stanchi entrambi. Ieri hanno scavato per tutto il giorno, erano lì, all’hotel Rigopiano, quando sono stati estratti i 3 bambini.
“È stata un’emozione troppo grande, non va raccontata”, dice con le lacrime.
Per i soccorritori, a volte, le parole non bastano per descrivere quei momenti: “Erano piccoli e spaventati. Si sono nascosti nelle intercapedini del tetto che è venuto giù. Essendo piccoli sono riusciti a rannicchiarsi e a respirare”.
In pratica nella sala biliardo, secondo quanto viene raccontato, ci sarebbe stato un tetto di travi in legno, tetto in parte cascato ma i bimbi avrebbero trovato riparo tra una trave e l’altra, aiutati anche dalle piccole dimensioni, e quegli spazi hanno creato una bolla d’aria.
È da lì che i vigili del fuoco li avrebbero tirato fuori dopo aver scavato e creato dei corridoi. Così, quando era ormai sera, da quel buco scavato nelle neve sono apparsi i bimbi, tra cui Samuel ed Edoardo che ora chiedono dove siano i loro genitori.
(da “Huffingtonpost“)
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