FA MORIRE DI FAME IL PAPPAGALLO. 4 MESI IN CARCERE: ERA ORA!
IL TRIBUNALE DI CHIAVARI CONDANNA UN UOMO PER MALTRATTAMENTI A 4 MESI E 15 GIORNI … SUBITO IN CARCERE PERCHE’ AVEVA PRECEDENTI…. FINALMENTE IN ITALIA UN SEGNALE PER LA DIFESA DEGLI ANIMALI… GABRIELLA MONDELLO (PDL) PERDE UNA BUONA OCCASIONE PER TACERE E VA A TROVARE IN CARCERE IL CONCITTADINO CONDANNATO…COSA NON SI FA PER UN VOTO
L’art. 544 ter del codice penale è chiaro: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità , cagiona una lesione a un animale è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3 a 15mila euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate. La pena è aumentata della metà , se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale”.
Anche se riteniamo basse queste pene, sono pur sempre, dopo tanti anni di vacatio legis, un primo passo verso un riconoscimento dei diritti dei nostri amici animali, attraverso il perseguimento di una politica veramente animalista che non può essere lasciata alla sinistra ideologica.
Da sempre impegnati sui temi ambientali, siamo stati tra i primi a Destra tanti anni fa, a dare segnali importanti in tal senso, proprio perchè da una visione della vita e del mondo non materialista, non può non discendere una concreta battaglia per il rispetto dell’ambiente e della vita degli esseri più indifesi. E abbiamo sempre invitato i politici di destra a non dimenticare questi temi che coinvolgono il futuro del nostro pianeta e hanno, nel caso degli animali da compagnia, una forte rilevanza sociale.
Compresi o meno, come sempre, non abbiamo mai cambiato idea. Il nuovo governo Berlusconi, attraverso il sottosegretario Martini, sta dimostrando una certa sensibilità verso la difesa dei diritti degli animali e dato che non guardiamo in faccia nessuno, ci fa piacere riconoscerglielo, almeno nelle prime intenzioni su cui si sta muovendo.
La parte carente della legge cui abbiamo fatto riferimento era sempre stata la sua reale applicazione, ovvero l’applicazione esclusiva della ammenda pecuniaria e mai di quella detentiva che fa ben più paura. Ora dal tribunale di Chiavari è arrivata una sentenza in tal senso, anche alla luce dell’impossibilità di fruire della condizionale, in quanto l’imputato aveva dei precedenti.
Vediamo i fatti. L’imputato, un 40enne di Lavagna, aveva avuto il compito di accudire ai due pappagalli di un anziano signore, un vicino di casa ricoverato per breve tempo in ospedale. Dimesso, il padrone trova un pennuto morto in gabbia e un altro malconcio, denutrito e disidratato. Parte la denuncia ala Procura e si arriva al verdetto che commina il minimo della pena ( 3 mesi) maggiorata del 50% prevista in caso di morte dell’animale.
L’imputato aveva dei precedenti per truffa e per circonvenzione di incapace: aveva intestato ad altri la sua ditta piena di debiti. Ma in questo caso si proclama innocente e annuncia uno sciopero della fame. La sua tesi difensiva è che il pappagallo in realtà sia morto per un’infezione al sangue e presenta un parere in tal senso di un anatopatologo.
Il tribunale dispone l’autopsia e l’accusa ribadisce che è morto per denutrizione. A far testo anche le condizioni del secondo pappagallo trovato in condizioni pietose. La difesa ha presentato appello, ma l’imputato è stato subito tradotto in carcere.
Una parlamentare di Forza Italia, Gabriella Mondello, concittadina dell’imputato, non avendo da dedicarsi a miglior causa, con una tempestività pari a che si trovasse di fronte a un Enzo Tortora, si precipita a trovarlo in carcere e dichiara ”provo stupore e pietà per una persona che fa lo sciopero della fame per un reato che dice di non aver commesso” ( ma va, sarà l’unico in Italia…) e poi segnala “lo spreco di soldi della giustizia, tra l’ornitologo chiamato da Torino e la perizia”.
Ecco, cara Mondello, cosa fa andare a puttane il bilancio della Giustizia in Italia: il rimborso spese dell’ornitologo, non le centinaia di migliaia di intercettazioni inutili, le auto blu, le scorte, gli sprechi, le consulenze milionarie.
Che grande e intelligente operazione hai fatto: sei riuscita a dare a tutta Italia l’impressione che il Centrodestra difenda l’imputato, invece che gli animali ammazzati, vanificando lo sforzo che la Martini sta facendo per migliorare le cose.
Ma se non sapete di cosa state parlando e non avete la capacità di capire il senso politico di certi atteggiamenti perchè non ve ne state a casa? Magari chiudendovi a doppia mandata? Almeno non fareste danni…
O vale di più la preferenza di un pregiudicato nel proprio collegio elettorale? Ci sono centinaia di detenuti che meriterebbero una visita senza tanti clamori, anche se non sono iscritti nelle liste elettorali di Lavagna.
L’Italia si cambia cominciando a rispettare anche l’ambiente e gli animali: se i politici lo comprendono, meglio, altrimenti glielo faremo capire noi elettori.
Nessun problema. Siamo qua per questo.
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