FOLLA OVUNQUE, TRA SHOPPING E APERITIVI, CHIUSA FONTANA DI TREVI, DOMANI VERTICE URGENTE AL MINISTERO DEGLI INTERNI
LA FOLLIA DI ALLEGGERIRE LE MISURE ANTI-COVID E’ DIVENTATO UN “LIBERI TUTTI”,,, QUANTI ALTRI MORTI DOVREMO PIANGERE PRIMA CHE LA POLITICA COMPRENDA CHE NON SI DEVE ANDARE DIETRO AGLI IMBECILLI, MA GUIDARE UN PAESE CON FERMEZZA?
Alle sette di sera a Roma non c’è stata altra scelta che chiudere Fontana di Trevi. I vigili hanno isolato la zona affollata all’inverosimile. L’indicazione è di procedere con una graduale riapertura e un contingentamento con modalità stop and go, per scongiurare la formazione di blocchi di persone.
L’Italia tutta in giallo, con qualche residua zona arancione, è tutta una corsa agli assembramenti. Il buon senso e la cautela non basta: quello che non è vietato si fa, anche sa tra folle straripanti, che sia shopping natalizio, o colazioni e aperitivi. E’ stato così ieri e oggi, complice la bella giornata in gran parte del Paese, ancor di più.
E il commissario per l’emergenza Arcuri ammonisce: ” I siti sono pieni dei centri con insopportabili assembramenti di persone, dobbiamo stare attenti, perchè quanto successo questa estate non accada più. Non fateci più vedere foto come quelle di oggi: dobbiamo evitare tutti che la terza ondata abbia luogo. Sarebbe complicato iniziare la campagna delle vaccinazioni con un nuovo inasprimento della curva epidemica”.
Il rischio assembramenti è balzato in testa all’agenda politica. Per domattina, su richiesta del capodelegazione del M5S Bonafede, è stata convocata una riunione tra i capidelegazione della maggioranza, il Comitato tecnico scientifico e la ministra dell’Interno Lamorgese per valutare le possibili conseguenze sanitarie di una situazione che in questo weekend è apparsa fuori controllo da un capo all’altro dell’Italia.
E Il Pd invoca nuovi provvedimenti di contenimento: “Le misure indicate alcune settimane fa dal governo per contenere la curva della pandemia stanno funzionando. Se la situazione in molte regioni migliora è solo grazie a quelle misure di contenimento e a comportamenti coerenti e responsabili. Malgrado questo, il numero delle vittime è drammatico cosi come il numero complessivo dei positivi. Ora bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati e non tornare indietro. Per questo, alla luce di un sicuro aumento del rischio di assembramenti dovuto al periodo delle festività e alle raccomandazioni alla prudenza e responsabilità del comitato scientifico nazionale, occorre valutare l’adozione di nuove misure che garantiscano il contenimento dei contagi”.
Sarà il vertice di questa sera a Palazzo Chigi tra Conte e i capidelegazione della maggioranza a decidere la linea. Domani prima della capigruppo al Senato la maggioranza presenterà una propria mozione in base alle indicazioni che arriveranno dal governo.
Il capo delegazione del M5s Alfonso Bonafede ha proposto di convocare una riunione con il Comitato tecnico scientifico e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese per sapere qual è la situazione attuale da un punto di vista del rischio sanitario e se c’è una preoccupazione relativa al rischio di assembramenti. La riunione si terrà domani mattina alle 10.
I dispositivi dei controlli predisposti dai prefetti non sono riusciti ad arginare il fiume di persone che da Milano a Napoli, da Bologna a Roma, si è riversato per strada. Anche perchè in assenza, quasi ovunque, di divieti specifici c’è anche poco da multare.
Sono pochissimi i sindaci che, facendo uso della facoltà demandata loro dal Dpcm, hanno adottato provvedimenti di chiusura o restrizioni nelle strade e nelle piazze.
Ed ecco, ad esempio, che il Codacons sollecita l’adozione diel numero chiuso nelle strade dello shopping, avvertendo: “Diversamente i Comuni dovranno rispondere di concorso in epidemia colposa e reati contro la salute pubblica”.
Traffico persino all’ora di pranzo nelle vie centrali e strade dello shopping affollate, per la caccia ai regali di Natale.
Nei controlli disposti dal questore per verificare il rispetto del distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nell’ambito delle misure anti-covid, ieri sono state identificate 665 persone e controllati 121 esercizi commerciali. Oggi controlli soprattutto nelle vie dello shopping tra cui l’area del Tridente, via del Corso, piazza di Spagna e la zona di via Cola di Rienzo via Ottaviano e via Candia nonchè alle zone del litorale romano. E a Porta Portese presidiata da 50 agenti.
E l’assessore alla Salute D’Amato rivolge un appello ai cittadini: “Per favore evitate assembramenti altrimenti la terza ondata sarà inevitabile. Lo shopping non deve vanificare gli sforzi fatti. Va mantenuta una linea di rigore”.
Milano: primo giorno in giallo, tutti a colazione al bar
Non solo attorno al Duomo, anche in altri quartieri di Milano il primo giorno di sole dopo tanta pioggia e il passaggio in zona gialla ha portato molta gente in giro per fare shopping, come in corso Buenos Aires con macchine incolonnate, o per bersi un caffè nei tavolini di Brera, il quartiere degli artisti della città .M Lunga fila davanti ai grandi magazzini in piazza Duomo ma molti anche i milanesi semplicemente a passeggio o a bere un aperitivo dopo la lunga chiusura di bar e ristoranti. Meno frequentati, per ora, i piccoli negozi mentre Confcommercio chiede la riapertura nel week end dei Centri commerciali.
Napoli: ancora tanti senza mascherina a spasso
Cittadini senza mascherina, attività commerciali troppo affollate o senza scanner per la temperatura, ma anche un uomo positivo al covid che se ne andava a passeggio per le strade. Sono circa 50 le multe comminate ieri dalla polizia municipale di Napoli. Verbali anche per noti esercizi commerciali come in galleria Umberto per mancato distanziamento dei clienti all’interno e mancato dilazionamento degli ingressi.
Torino: negozi presi d’assalto, ristoranti pieni
Per le strade del centro una grande folla, già alle 11 si fa fatica a camminare con negozi presi d’assalto per lo shopping. Code di auto, ingorghi e parcheggi tutti pieni. Folla per lo shopping, sui marciapiedi e fino in strada, con qualche assembramento davanti ai negozi delle catene di abbigliamento, ma ovunque accesso disciplinato nei negozi.
Riaperti bar e ristoranti, con molte prenotazioni fatte nei giorni precedenti per il pranzo della domenica. Folla anche tra i banchi, stretti come sempre, del mercato della Crocetta, meta di acquisti di abbigliamento e accessori di qualità a prezzi popolari.
Bologna: fiumi di persone nelle strade pedonali
Centro di Bologna affollato nella penultima domenica prima di Natale, con fiumi di persone che dalla tarda mattinata si sono riversate nelle strade della zona “T” pedonalizzata per fare acquisti e passeggiare, approfittando della giornata di sole e dei ristoranti aperti a pranzo. Oltre alle strade dello shopping nei negozi, è molto frequentata anche piazza Santo Stefano, dove è allestito il tradizionale mercatino di antiquariato.
(da agenzie)
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