GENOVA, IL PORTO DELLE NEBBIE
VTE BLOCCATO, L’EX PRESIDENTE AGLI ARRESTI, INDAGATI ARMATORI…DANNI PER 70 MILIONI DI EURO E OCCUPAZIONE A RISCHIO… CI RIMANE IL MERLO PARLANTE
Nell’arco degli ultimi tre mesi, il porto di Genova ha subito una serie di scosse “telluriche” che hanno evidenziato tutte le contraddizioni e i conflitti di interessi in banchina tra i “poteri forti” genovesi. Quasi alla scadenza del mandato un’inchiesta della Magistratura ha portato all’arresto del presidente della Autorità portuale, Giovanni Novi, con l’accusa di turbativa d’asta, concussione e truffa aggravata. Secondo i magistrati, Novi avrebbe fatto pressione in due occasioni su alcuni terminalisti per farli ritirare dalla gara di assegnazione del terminal “Multipurpose”, dopo la rinuncia della MSC (Mediterranean Sh. Co.). Ed è proprio sulle concessioni di questo terminal ( il più ambito del porto, il più grande d’Italia) che si concentra l’inchiesta. I giudici ritengono che Novi abbia agevolato la Tirrenia, concedendo alla compagnia una buona fetta del commercio marittimo dello scalo. In pratica l’Authority portuale avrebbe concesso spazi alla Tirrenia senza che essa abbia mai partecipato alla gara, danneggiando così i concorrenti. La Tirrenia non aveva poi manodopera propria, ma si sarebbe servita della Compagnia Unica di Paride Batini, leader storico dei “camalli” genovesi e si è visto in questa assegnazione la “longa manus” di un rapporto “preferenziale” tra Novi e Batini. I magistrati indagano, inoltre, sull’elargizione di 1,7 milioni di euro ai portuali di Batini, versati dall’Autorità portuale per i presunti danni subiti dalla Compagnia Unica per i “maggiori costi” che avrebbero sostenuto nel 2005, periodo di gestione transitoria del Multipurpose. Indagato anche l’avvocato dello Stato, Giuseppe Novaresi, l’ex segretario Sandro Carena, il legale Sergio Carbone e l’armatore Grimaldi. Un intreccio di intercettazioni telefoniche, ovviamente subito finite sui giornali, riguardano poi anche Aldo Spinelli che avrebbe avuto una parte attiva, il presidente regionale Burlando e altri armatori.
Una cosa ci stupisce: se Novi e’ accusato di aver elargito favori alla Compagnia dei portuali (dando loro 1,7 milioni non spettanti), non comprendiamo perchè gli arresti domiciliari siano stati dati solo a lui, visto che uno dà se l’altro chiede. Forse esistono intoccabili o forse no, chissà …certamente la divisione del porto tra poteri forti, con sponsorizzazioni diessine risulta evidente…non si muove foglia che Ds non voglia…
Secondo capitolo…al terminal VTE entra in funzione e si blocca subito il nuovo sistema computerizzato per lo smaltimento del traffico container in import e in export. A Voltri il software introdotto da PSA per informatizzare le operazioni in banchina non va, Cosmos blocca entrate e uscite, il terminal si ferma, a rischio 200 posti di lavoro, danni per 70 milioni di euro. E tuttora non se ne esce.
Terzo capitolo, si nomina alfine il nuovo presidente, dopo una lotta tra 3 candidati diessini, senza esclusione di colpi. Viene nominato alla fine, dopo una corsa contro il tempo, Luigi Merlo, assessore regionale, sponsorizzato da Burlando. Sconfitta la sindaco Marta Vincenzi che appoggiava Costa. Un mercato inverecondo di interessi, lobbies di armatori e spedizionieri, trasportatori e agenti marittimi. Il centrodestra assiste …se avesse rallentato un minimo le operazioni ora forse avrebbe avuto voce in capitolo, invece si è svegliato tardi. Unica voce chiara quella di Scajola, l’unico che aveva avuto il coraggio di denunciare l’incompetenza dei tre candidati.
Gli altri del Centrodestra invece a “riconoscere la professionalità dei candidati”, ma a “contestare il metodo”, qualcuno, come il sen. Grillo, a “ricordare i trascorsi di Merlo a Spezia nello stesso partito DC, come se fosse una medaglia alla competenza”…mah…
Si doveva dire la verità : è competente in modo inequivocabile e può aspirare alla carica di Presidente uno solo perchè è da due anni assessore regionale ai trasporti ? Allora ce ne sono 1000 a Genova di persone competenti. Uno che era un free lance giornalistico a Spezia forse era competente di cronaca rosa o nera, uno che era assessore al personale in Comune a Spezia forse sapeva di contratti…ma che c’entra con il Porto? Diciamo che il suo nome tutela certi ambienti che l’hanno sponsorizzato e che ora se lo godranno, sperando di aver “investito bene”…tutto il resto sono palle mediatiche. Sarebbe l’ora che il centrodestra si svegliasse e denunciasse l’andazzo, invece di navigare sottocosta e al riparo…non credete?
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