GIULIA SCHIFF: “TORNO AL FRONTE, SONO PRONTA A MORIRE PER L’UCRAINA”
L’EX ALLIEVA DELL’AERONAUTICA: “TANTI SOLDATI E TANTI CIVILI STANNO MORENDO PER DIFENDERE NOI, PER DIFENDERE L’EUROPA. BASTA FARE FILOSOFIA SULLA PELLE DEGLI ALTRI”
La 23enne Giulia Schiff, tornata in Italia da qualche giorno, è pronta a ripartire per l’Ucraina. Schiff, espulsa dall’Aeronautica italiana dopo aver denunciato episodi di nonnismo, è tornata per partecipare alla manifestazione dell’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, annuncia oggi in un’intervista a La Stampa che tornerà in Ucraina «domani. Voglio continuare a combattere. Adesso la situazione sul terreno è estremamente delicata. Io mi occupo di ricognizioni. Mi unirò alla controffensiva a Kupjansk».
Dice di essersi abituata all’idea che rischia di morire: «Potrei morire sempre. Anche adesso strozzata da uno spaghetto».
Durante la guerra, come aveva già raccontato, ha trovato l’amore: «Un soldato partito da Israele per le mie stesse ragioni. Stiamo insieme, combattiamo insieme, ci guardiamo le spalle. Ma dopo l’ultima missione lui è in convalescenza, non posso dire di più».
Giulia Jasmin Schiff, che ha il nome in codice di Kida, dice che il comandante del suo team la chiama “piccolo mostro”.
E che in sette mesi al fronte non ha mai incrociato un’arma italiana: «All’inizio mi hanno detto che erano arrivate delle mitragliatrici così vecchie da sembrare reperti archeologici».
E sulla situazione attuale pronostica: «Secondo me, adesso Putin sta iniziando a chiedere l’intervento della diplomazia perché noi siamo sulla base d’attacco. Siamo alla controffensiva. Stiamo liberando territori. Ma purtroppo la realtà della guerra è molto diversa da come viene raccontata. La situazione è molto più grave».
E chiede all’Italia di essere più vicina all’Ucraina: «Serve più empatia. In questo momento tanti soldati e tanti civili stanno morendo per difendere noi, per difendere l’Europa. Non si può fare troppa filosofia sulla pelle degli altri».
(da agenzie)
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