GLI EX COLONNELLI DI AN, NEL NUOVO PARTITO DEL PREMIER, FINIRANNO CON IL FARE GLI USCIERI
DEGRADATI SUL CAMPO: AN AVEVA CIRCA L’11% DEI CONSENSI, ORA FUTURO E LIBERTA’ SFIORA IL 9%… SILVIO HA CAPITO CHE I COLONNELLI NON CONTANO UNA MAZZA, HANNO SOLO PORTATO I DIRIGENTI, NON CERTO L’ELETTORATO DI AN… E PRETENDONO SEMPRE POSTI, CREANDO DISSENSI ANCHE TRA GLI EX FORZISTI… NEL NUOVO PARTITO NON AVRANNO POTERE, FORSE FARANNO L’INCHINO AI VISITATORI, COMPITO CUI SONO PORTATI
La crescita di Futuro e libertà , che ha superato l’8% delle intenzioni di voto e inizia a pesare quanto la vecchia An, ha messo ormai in ombra gli ex colonnelli del partito di Gianfranco Fini e ha già fatto pentire Silvio Berlusconi della supervalutazione fatta per tenerli con lui.
Gli hanno anche fatto rimediare figure barbine, come quando asserivano che i parlamentari con Fini sarebbero stati 4 e invece furono 44.
Silvio questo non lo ha mai perdonato a Gasparri, La Russa, Matteoli e Alemanno.
Tanto che ora il premier pensa insistentemente a un nuovo partito che si richiami alla vecchia Forza Italia e che sterilizzi il loro peso.
Analizzando gli ultimi sondaggi sulle intenzione di voto, il premier si è reso conto che questi avrebbero dovuto controllare il voto del loro ex partito e ridurre il peso di Fini a decimali, mentre è avvenuto il contrario.
An ormai veleggiava, prima della fusione, intorno all’11% dei consensi.
Alla fine vien fuori che il presidente della Camera sta riprendendo il peso che aveva nella vecchia Alleanza Nazionale mentre i colonnelli del consenso, da Ignazio La Russa ad Altero Matteoli, da Gianni Alemanno a Maurizio Gasparri, insieme fanno il 2-3%.
Infatti se si considera che il partito di Fini è dato tra l’8 e il 9% emerge che
senza Fini, ma con i colonnelli, il Pdl equivale esattamente a Forza Italia del 2006 più un 2-3%.
Un errore di valutazione da parte del Cav che a questo punto pensa di ritornare al suo vecchio partito e di alleggerire anche il peso di costoro, quasi tutti premiati con un ministero e con La Russa che ha pure avuto un terzo del coordinamento nazionale.
Senza contare che anche localmente la gestione di La Russa ha creato parecchi problemi agli ex forzisti, determinando molti abbandoni e polemiche a non finire..
Nel nuovo partito che il premier ha in mente forse finiranno a fare gli uscieri, con relativo inchino ai visitatori, compito cui sono sicuramente portati.
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