GLI OTTO CONSIGLIERI CINQUESTELLE PRONTI A SCARICARE VIRGINIA
SU 29 CONSIGLIERI COMUNALI, SONO SUFFICIENTI PER FAR CADERE LA GIUNTA
Andrea Arzilli sul Corriere della Sera racconta oggi che dietro il rimpasto di giunta che ieri ha evitato a Virginia Raggi il ritiro del simbolo del MoVimento 5 Stelle e la sopravvivenza in Campidoglio c’è una corrente di otto consiglieri che hanno spaccato in due la maggioranza a 5 Stelle in Campidoglio, con la sponda del M5S nazionale. Gli otto consiglieri che hanno detto no a Raggi spaccando in due la maggioranza Cinque Stelle in Campidoglio sono adesso l’elemento che può decidere le sorti dell’amministrazione, ovviamente in linea diretta con Colomban:
In tutto gli scranni M5S in aula sono 29, quindi basta che gli otto decidano di non sostenere col voto un documento strategico, tipo la manovra finanziaria che è in discussione in questi giorni, e la sfiducia tecnica è servita.
Ieri a palazzo Valentini, messa al voto la fiducia a tempo alla sindaca, gli otto falchi hanno detto sì.
Ora l’appuntamento è con l’approvazione del bilancio. Angelo Sturni, Gemma Guerrini, Giuliano Pacetti, Maria Teresa Zotta, Sara Seccia, Valentina Vivarelli e il presidente della commissione bilancio Marco Terranova: gli anti-Raggi sono tutti legati ai due big «lombardiani», il presidente dell’Assemblea Marcello De Vito (che non vota in Consiglio comunale) e il capogruppo Paolo Ferrara (che invece vota).
Politicamente il reset del «Raggio magico» e l’inserimento di Colomban azzerrano il margine d’azione della sindaca.
E tecnicamente il manipolo dei ribelli può tenere costantemente sott’occhio i lavori della giunta.
Ogni provvedimento, in sostanza, assumerà da ora in avanti il senso di un check-point sulla fiducia.
Quindi per forza a tempo.
(da “NextQuotidiano”)
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