GOVERNO RIDICOLO: IL VOLO PRIVATO DI RITORNO IN IRAN DI ABEDIMI È STATO PURE GENTILMENTE OFFERTO DAI SERVIZI ITALIANI (MENTRE CECILIA SALA SE L’È DOVUTA ANDARE A PRENDERE CARAVELLI)
SINTESI ESTREMA DEL “GRANDE SUCCESSO” DIPLOMATICO DI GIORGIA MELONI: ABBIAMO CEDUTO AL RICATTO DI UN REGIME… MOHAMMAD ABEDINI È UN PEZZO MOLTO GROSSO E LO DIMOSTRA LA TENACIA CON CUI GLI AYATOLLAH HANNO CHIESTO LA SUA LIBERAZIONE
Quando intorno all’una del pomeriggio gli aprono la cella del carcere di Opera per anticipargli che non verrà estradato negli Stati Uniti ma scarcerato, pochi minuti prima che il ministro della Giustizia Carlo Nordio renda nota la notizia in un comunicato, il detenuto resta sorpreso, come se non comprendesse subito, poi accenna un sorriso quasi incredulo, e quindi giù a piangere
Mohammad Abedini-Najafabani è un uomo libero. Lo raggiunge poco dopo in carcere il suo avvocato Alfredo De Francesco, i due parlano brevemente, poi si lasciano con la richiesta di Abedini-Najafabani al legale di «mantenere riservatezza» anche su quelle poche frasi, «spero di risentirlo già domani». Dall’Iran.
Perché, intanto, il 38enne ingegnere iraniano accusato dagli Usa di aver aggirato l’embargo per commercializzare ai pasdaran iraniani componenti elettronici a duplice uso civile e militare, montati anche su droni (come quello che il 28 gennaio 2024 aveva ucciso in un avamposto giordano tre soldati americani) nel primo pomeriggio a Linate si imbarca subito su un aereo messo a disposizione dagli 007 italiani dell’Aise e diretto a Teheran, appena rilasciato.
(da agenzie)
Leave a Reply