GRANDI OPERE O GRANDI OPERETTE?
L’AUTOSTRADA DEL SOLE ( 755 KM) SI COMPLETO’ IN 8 ANNI … PER LA PORDENONE-CONEGLIANO ( 23 KM ) 22 ANNI, PER LA SIRACUSA-GELA ( 14 KM) 34 ANNI, A VENEZIA PER UN PONTE DI 81 METRI, 12 ANNI … ALTRO CHE TAV …E’ LO SFASCIO DELLA POLITICA.
Un tempo, nel dopoguerra quello che contava era fare le strade, farle bene e in fretta. Poi contarono altre cose: l’assegnazione degli appalti, le quote da spartire, gli amici da far assumere. Pensiamo al percorso autostradale che continua ad essere lo snodo principale del nostro Paese, l’autostrada del Sole. La prima pietra fu posata il 19 maggio del 1956, il primo tratto da Milano a Parma aperto già il 7 dicembre del 1958, quello da Bologna a Firenze il 3 dicembre del 1960, quello da Roma a Napoli il 22 settembre del 1962. Il 4 ottobre del 1964 l’Autosole è finita, otto anni erano stati previsti e otto anni ci misero. Con le tecnologie ridotte di allora, fecero 755 km di autostrada, 94 km l’anno, 15 milioni di giornate lavorative, 16 milioni di metri quadri di asfalto, 113 ponti e viadotti, 572 cavalcavia, 38 gallerie, 740 opere minori, 57 raccordi. Spesa totale 272 miliardi dell’epoca, pari a 4 milioni di euro di oggi a km.
Veniamo a paragoni ai giorni nostri …
Per fare 23 km della Pordenone-Conegliano dal 1986 sono stati impiegati già 22 anni e rimane sempre impraticabile, in attesa dell’ultimo lotto di 3 km: costo 22 milioni di euro a km ( 5 volte i costi aggiornati in euro attuali dell’Autosole). E parliamo del Nordest, locomotiva d’Italia, figuratevi altrove…
L’autostrada Siracusa-Gela di 140 km, progettata nel 1974, è stata inaugurata nel 2008, dopo 34 anni e solo per un tratto di 14 km.
Per costruire vicino a Shanghai il fantastico ponte di Donghai ( 32 km, 8 corsie), il ponte in mezzo al mare più lungo al mondo, i cinesi hanno impiegato 1.263 giorni, neanche tre anni e sei mesi. Per costruire a Venezia il ponte di Calatrava, che dovrebbe scavalcare il Canal Grande davanti a piazzale Roma per 81 metri, dicasi 81 metri…sono già passati 12 anni. Per costruire il ponte Vasco de Gama a Lisbona ( 18 km, 6 corsie), con un’arcata centrale poggiata su piloni di 150 metri, i portoghesi ci misero 3 anni, dal 1995 al 1998.
Eppure gli Italiani erano i maestri delle infrastrutture, la prima autostrada al mondo, la Milano Varese, l’abbiamo fatta noi. Due mesi per la progettazione, quattro mesi per tremila espropri, primo colpo di piccone del cav. Benito Mussolini il 26 marzo 1923 e inaugurazione il 21 settembre 1924. Cinquanta km in un anno e mezzo, con la ridotta tecnica di allora. In una vecchia intervista al Corriere della Sera, l’ing. Fedele Cova, nel dopoguerra direttore della società Autostrade denunciò: ” Il cambiamento avvenne nel 1964, con la fine dell’Autosole, cominciarono gli appetiti, le interferenze, un assedio continuo per gli appalti, le quote da spartire, le scelte elettorali dei tracciati, i clienti da far assumere, i partiti. Per l’Autosole erano bastati 4 milioni di euro a km, per la Salerno Reggio Calabria ce ne vollero già 5,6, poi si dovette sistemarla di nuovo. Nel 1987 sarebbe bastato meno di un milione attuale di euro, dieci anni dopo ci volevano 4 miliardi, adesso si parla di 9 miliardi, una follia. La bellezza di 20 milioni di euro a km, per sistemarla si spenderà cioè quattro volte più che per costruirla. Tutto per l’intrecciarsi di inefficienza, infiltrazioni mafiose, interessi politici.
Ogni milione di abitanti, in Italia ci sono 114 km di autostrade, contro i 142 dell’Olanda, i 146 della Germania, i 167 della Francia, 188 della Danimarca, i 204 dell’Austria, i 238 della Spagna. Ma abbiamo 5.663 veicoli ciricolanti per km di autostrade, contro i 3.483 della Francia, i 3994 della Germania, i 3.318 della Spagna.
Ultima chicca: la linea della metropolitana a Roma, che doveva essere pronta per il Giubileo, è dal 1995 in attesa della fine dei lavori.
A Madrid in tre anni hanno prolungato il loro metrò di 56,23 km, costruito 8 stazioni di interscambio e 28 stazioni ordinarie. Oggi il metrò di Madrid è quasi il triplo ( coi suoi 309 km e 267 stazioni) di Roma, Milano e Napoli messi insieme.
Altro che Tav… ci vorrebbe la corte marziale per come è stato ridotto il nostro Paese dalla partitocrazia.
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