GRAZIE A TRE TRADIMENTI, BERLUSCONI SI SALVA PER TRE VOTI, MA BARBARESCHI DENUNCIA: “LA POLIDORI E’ STATA MINACCIATA”
ALLA CAMERA FINISCE 314 A 311: BERLUSCONI VINCE LA COPPA DEL NONNO DELLA REPUBBLICA SUDAMERICANA DELLE BANANE.. BARBARESCHI: “L’HANNO MINACCIATA DI CHIUDERE LE SUE AZIENDE CEPU: E’ CORRUZIONE DI PUBBLICO UFFICIALE”
Grazie a tre esponenti di Futuro e Libertà che poche settimane fa a Perugia avevano raccolto applausi giurando fedeltà a Fini e avevano liberamente sottoscritto la richiesta di dimissioni del premier, il governo evita (per ora) di esalare l’ultimo respiro.
La sfiducia non passa per appena tre voti ( 314 a 311).
E sono proprio i voti della Siliquini e della Polidori a favore del governo, invece che contro, a permettere al governo aziendal-razzista di tirare a campare.
Oltre all’assenza di Moffa che avrebbe invece dovuto votare la sfiducia.
Ora qualcuna potrà diventare ministro o sottosegretaria e realizzare il sogno di una vita: tradire al momento giusto e nel posto giusto.
Ma c’è dell’altro: mentre il voto della Siliquini e di Moffa era nell’aria, quella di Catia Polidori no.
“La Polidori è stata minacciata per le sue aziende. Le hanno detto che le chiudevano le sue aziende”.
E’ la denuncia di Luca Barbareschi dopo che Catia Polidori ha scelto di votare per il governo, in dissenso dal gruppo Fli.
“Questa – ha detto ancora – è corruzione di pubblico ufficiale. Sappiamo per certo che la Polidori, la cui azienda di famiglia è il Cepu, ha ottenuto rassicurazioni che la favoriscono”.
Come la pensavamo sulle colombe ho abbiamo già detto ieri e non abbiamo condiviso neanche il tentativo estremo di Fini di mediare.
Con certa genta non si media, tradiscono ugualmente.
Gente senza onore che non rispetta non solo la parola data, ma neanche la propria firma.
Ora qualcuno ritornerà alla corte dei servi e speriamo che si porti dietro anche qualche altro manutengolo.
Il progetto di Futuro e Libertà vada avanti, Berlusconi ha perso in ogni caso, dimostrando di saper vincere solo con le carte truccate.
Ma gli amici di Fli comprendano bene una cosa: questo governo deve andare a casa per il bene dell’Italia.
Non con le mediazioni, i compromessi interni, il perenne moderatismo.
Qua nessuno vuole andare a sinistra, vogliamo solo stare in una destra non puttaniera, non corrotta, non mafiosa.
Una destra che pensi agli interessi degli italiani, non ai processi del premier.
Oggi non è cambiato nulla, in fondo: anzi, molti italiani in più avranno capito con quali sistemi corruttivi qualcuno governa il Paese.
E da domani vogliamo vederli incollati col culo alla poltroncina: non deve passare più nulla che Futuro e Libertà non voglia.
Così si fa opposizione, non con i documenti di mediazione.
Il popolo di centrodestra ha diritto a una “vera destra”, non al teatrino berlusconiano della politica.
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