GRECIA E LA DECISIONE BCE: DOMANDE E RISPOSTE PER CAPIRE MEGLIO
GLI INTERROGATIVI DA PORSI DOPO LA ROTTURA TRA IL GOVERNO GRECO E LA TROIKA
COSA HA DECISO LA BCE?
La Banca Centrale europea ha deciso che dall’11 febbraio le banche greche non potranno più utilizzare i titoli di Stato ellenici come garanzia per ricevere liquidità da Francoforte “perchè non è più certa la chiusura del memorandum con i creditori”.
Lo Statuto di Eurotower prevede che l’istituto non possa accettare come garanzia titoli giudicati “spazzatura” dalle agenzie di rating.
Quelli di Atene, scesi a questo livello da molto tempo, erano stati accettati finora grazie a una deroga cancellata ieri.
SIGNIFICA CHE LA BCE HA CHIUSO DEL TUTTO I RUBINETTI ALLA GRECIA?
No. Francoforte ha precisato nello stesso comunicato che le banche greche potranno ancora finanziarsi con le linee di credito d’emergenza (Ela) attraverso la banca centrale di Atene.
L’accesso a questi prestiti è in teoria illimitato. Nel 2012 nel periodo peggiore della crisi di Atene, le banche del paese erano tenute in vita da oltre 120 miliardi di Ela.
LA GRECIA PUO’ FINANZIARSI IN ALTRI MODI?
Le banche possono chiedere liquidità alla Ue usando altri titoli che hanno in portafoglio. Ci sono ad esempio 37 miliardi di titoli del Fondo salvastati, metà dei quali già utilizzati a garanzia.
Atene non può più emettere titoli di stato perchè ha già raggiunto il tetto di 15 miliardi concordato con i creditori.
Le linee di emergenza sono quindi l’unico canale di finanziamento per tenere in piedi la macchina dello Stato. Cioè pagare stipendi e onorare prestiti e interessi.
POSSONO ESSERE REVOCATE ANCHE LE LINEE D’EMERGENZA?
Sì. La Bce si riunisce ogni due settimane, la prossima sarà il 18 febbraio, per verificare la solidità come controparte delle banche greche.
Per revocare le linee d’emergenza occorre però l’ok di due terzi del consiglio di Eurotower.
COME SI PUO LEGGERE LA DECISIONE DELLA BCE?
Come un cartellino giallo (quasi rosso) al governo greco.
Obbligato ora a trovare in tempi stretti un’intesa con i suoi creditori in condizioni negoziali però molto peggiori rispetto a quelle di mercoledì mattina.
L’avviso è chiaro. Non si scherza con il fuoco. E se alla fine si alza troppo l’asticella Francoforte potrebbe chiudere del tutto i rubinetti.
E a quel punto l’uscita della Grecia dall’euro sarebbe quasi inevitabile.
CHE RISCHI PUO’ AVERE LA DECISIONE DELLA BCE?
Il vero rischio è che da oggi i greci riprendano a ritirare soldi dalle banche, preoccupati dal fatto che la crisi precipiti e vengano imposti controlli sui capitali.
E’ successo di recente a Cipro. A dicembre, in vista delle elezioni, i depositi sui conti correnti sono già calati di 4 miliardi a 163 miliardi totali.
A gennaio ne sarebbero stati prelevati altri 11. Senza soldi dei correntisti in cassa, gli istituti rischiano di implodere.
(da “La Repubblica“)
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