I CANTI GREGORIANI IN TESTA ALLA HIT PARADE IN EUROPA
ARRIVATI A ROMA I MONACI DELL’ABBAZIA AUSTRIACA DI HEILIGENKREUZ…. IL LORO ALBUM ” CHANT, MUSIC FOR PARADISE” VOLA IN TESTA ALLE CLASSIFICHE…LA RISCOPERTA DEL SACRO.
Tra di loro c’è un ex manager della Bmw e lo stesso abate, anni fa, era un imprenditore spagnolo, ora sono tutti “uomini semplici e devoti”. Se chiedi loro che genere di musica ascoltano, ti senti rispondere che a loro piacciono i Beatles e il rock in genere, ma la considerano musica per l’uomo, per i suoi bisogni esteriori, il loro invece è “il canto dell’anima”. Sono 80 nell’abbazia cistercense di Heiligenkreuz, a pochi passi da Vienna, di età compresa tra i 19 e gli 83 anni, e ogni giorno cantano Canti Gregoriani nella loro Cappella. Vivono in uno splendido monastero del 1133, lontano da ogni forma di modernità , pur avendo una squadra di calcio e una di basket. Un giorno accadde un piccolo “miracolo”: il colosso Universal decide di darsi alla musica sacra pura e pubblica annunci sui giornali ecclesiastici “Cerchiamo un coro religioso speciale per incidere un disco di canti gregoriani”. Inutile dire che si presentano a centinaia, pochi religiosi e molti personaggi eccentrici, per non dire strani: cori under 18, professoressa di 91 anni, nastri preregistrati.
Racconta padre Karl, il delegato a tenere i contatti coi giornalisti che ” non sapevamo neanche cosa fosse la Universal, poi una persona a noi cara mandò una mail alla casa discografica, raccomandandoci. Pochi giorni dopo vennero a trovarci e nacque il disco. Abbiamo inciso nella nostra solita Cappella e, nonostante i microfoni, abbiamo cantato come sempre, col cuore rivolto a Dio. Non faremo mai concerti, la nostra vita è dedicata al Signore, chi vuole dovrà venire ad ascoltarci qui. Questo disco è un modo di diffondere la parola di Dio. Per questo Karol Wojtyla era il nostro più grande fan e oggi incontreremo il nuovo Papa”.
Per loro il canto gregoriano è la voce del Signore, l’unico vero canto spirituale, il più antico, le cui radici stanno nei canti ebraici e bizantini, e la cui diffusione è dovuta a Papa Gregorio Magno che nel 604 fondò la Schola Cantorum.
Precisa padre Karl che ” Noi giochiamo sul contrasto delle voci, nel cd ci sono le 18 voci migliori”.
Fatto sta che il “miracolo” si compie e assume contorni incredibili: il loro album ” Chant, Music For Paradise” vola in testa alla hit parade inglese e ormai è nei primi posti in mezza Europa: questa settimana esce in Italia . Un cd di veri canti gregoriani, senza trucchi, remix, diavolerie elettroniche: “cantiamo le lodi di Dio, non abbiamo venduto l’anima e restiamo fedeli ai nostri principi” .
Questa “riscoperta del Sacro” da parte di molti giovani europei dovrebbe indurre a riflettere anche i nostri politici, spesso presi a rincorrere chimere progressiste per meri calcoli elettorali, contribuendo a diffondere un relativismo che è all’origine della decadenza della Cultura occidentale . Al Presidente della Camera, ateo, ne raccomandiamo l’ascolto, tra una immersione e una giocata a “la boccetta” …
A tutti ricordiamo che l’incasso sarà devoluto ” per formare nel nostro seminario studenti ex comunisti del Vietnam o dell’Africa, per rimandarli nei loro paesi a predicare il cristianesimo” .
Parola di padre Karl, uno di cui ci si può fidare.