I POSTI DI LAVORO VIRTUALI DI POLETTI E RENZI
“GARANZIA GIOVANI” E PROMETTE OCCUPAZIONE PER 900.000 GIOVANI
Per il momento è solo un sito vuoto con scritto in bella evidenza: “Presto online”.
La Garanzia giovani è un progetto da 1,5 miliardi di euro, messi a disposizione dalla Commissione europea per “assicurare ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio o altra misura di formazione, entro 4 mesi dall’uscita dal sistema di istruzione formale o dall’inizio della disoccupazione”
Il governo Renzi intende giocarsi molte carte su questo progetto e l’annuncio da parte del ministro Giuliano Poletti, di rendere operativo il sito proprio   il 1 maggio lo dimostra .
Il fattore simbolico è quello su cui Matteo Renzi scommette di più e cosa c’è di meglio della Festa dei lavoratori per promettere posti di lavoro come se piovesse?
Poletti ha assicurato più volte, l’ultima ancora ieri su l’Unità , che il piano dovrà interessare 900 mila giovani, in forme che, però, non sono mai state chiarite o precisate. Del resto, è la stessa Youth Guarantee a rendere il progetto poco agguantabile
“Garanzia Giovani”, infatti, deve offrire una prospettiva ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro dopo il completamento degli studi, ma anche a coloro che, si legge sul sito del ministero del Lavoro, “disoccupati e scoraggiati, hanno necessità di ricevere un’adeguata attenzione da parte delle strutture preposte alle politiche attive del lavoro”.
Come funziona?
“Ai giovani che presenteranno i requisiti verrà offerto un finanziamento diretto (bonus, voucher, ecc.) per accedere a una gamma di possibili percorsi”.
E qui si entra nelle diverse tipologie ormai note: “L’inserimento in un contratto di lavoro dipendente, l’avvio di un contratto di apprendistato o di un’esperienza di tirocinio, l’impegno nel servizio civile, la formazione specifica professionalizzante e l’accompagnamento nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo”. C’è di tutto ma niente di concreto e, soprattutto , nessun posto di lavoro definito.
Di fatto, si tratta di allestire un mega-portale che faciliti la domanda e l’offerta di lavoro mettendo in connessione i Centri per l’impiego, le imprese, le Regioni.
L’applicazione del piano spetta proprio a queste ultime, ma finora solo tre Regioni hanno firmato la convenzione con il ministero e altre due “sono pronte per la firma”.
Il ministero di Poletti, dal canto suo, ha firmato lo scorso 28 marzo due convenzioni, una con Confindustria e l’altra con Finmeccanica.
Nei giorni scorsi è stata siglata quella con la Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori, e l’Agia, Associazione Giovani Imprenditori Agricoli. Tutto quanto sarà “presto online”.
Il timore è che resti lì.
S. C
(da “il Fatto Quotidiano“)
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