I ROTTAMATORI DIVENTATI PICCOLI BOIARDI
DALLA LEOPOLDA ALLE PARTECIPAZIONI STATALI
Si sprecano le nomine di matrice toscana nei consigli d’amministrazione delle grandi partecipate statali: Rossella Orlandi, empolese, si è trovata dalla sera alla mattina l’Agenzia delle Entrate, Alberto Bianchi sta all’Enel, Fabrizio Landi a Finmeccanica, Elisabetta Fabri alle Poste, Marco Seracini all’Eni.
All’Eni è arrivata anche Diva Moriana, aretina trapiantata a Firenze vicepresidente di Intek la società di Vincenzo Manes finanziatore di Renzi.
In Ferrovie c’è Gioia Ghezzi che ha in passato ha aiutato Renzi a Firenze a scrivere un progetto di legge sull’omicidio stradale.
E pure Federico Lovadina, 32 anni, tributarista fiorentino legatissimo a Boschi e Bonifazi.
Nel 2001 Renzi lo aveva nominato nel Cda di Mercafir, il mercato ortofrutticolo.
Ora sta nel Cda delle Ferrovie.
Toscano è anche Ferdinando Nelli Feroci, ambasciatore in pensione: è il commissario italiano in Europa al posto di Antonio Tajani.
I fedelissimi del premier-segretario (Boschi, Guerrini, Serracchiani, Lotti) controllano il 67% della direzione del Pd e appoggiano in pieno il suo progetto.
Nel gruppo anche i seguaci di Dario Franceschini.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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