I TRENI SONO SPORCHI? INVECE DI PULIRE DANNO LA COLPA AI CANI
L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLE FERROVIE HA SOSPESO L’ORDINANZA CHE VIETAVA DI VIAGGIARE AI CANI OLTRE I SEI CHILI… IL GOVERNO HA OTTENUTO DI DISCUTERNE A UN TAVOLO TECNICO… MORETTI E’ UN MANIACO DELLA PULIZIA, INFATTI DAVANTI AL SUO STUDIO SI E’ FATTO RISTRUTTURARE UN MEGABAGNO CHE DEVE ESSERE PULITO PIU’ VOLTE AL GIORNO… QUELLI DEI TRENI POSSONO PURE RESTARE ZOZZI… CHE LA COLPA SIA DEI CANI?
In attesa che il “tavolo tecnico” predisposto dal Ministero del Welfare stabilisca le nuove regole per l’accesso ai treni dei “quattrozampe”, il sottosegretario Francesca Martini nei giorni scorsi ha ottenuto la sospensione di quella delirante ordinanza emessa dai vertici di Trenitalia che avrebbe impedito ai cani oltre i sei chilogrammi di poter salire su un treno italiano.
Diamo atto alla Martini di essere intervenuta tempestivamente e di aver interpretato l’indignazione di milioni di italiani per una norma senza base scientifica e dettata da una crassa ignoranza degli amministratori delle nostre ferrovie.
Minacciati da operazioni di boicottaggio e da manifestazioni di protesta in piazza, gli intelligentoni dei vertici delle Ferrovie a malincuore si siederanno a questo “tavolo tecnico”, un tavolo del tutto inutile, a nostro parere, che andrebbe sostituito con il lettino dello psichiatra per chi ha voluto questa ordinanza.
Non vogliamo sommergervi di dati tecnici e statistici, sia sufficiente dire che i dati ufficiali del Ministero della Salute provano che “i parassiti trovati sui vagoni sono in assoluta preminenza cimici, parassiti che popolano l’uomo e non il cane”.
In ogni caso l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, insiste nel sottolineare che “l’ordine di servizio è solo sospeso e non ritirato”, in attesa degli incontri al Ministero della Salute. Il quale ministero, con tutti i problemi che hanno gli ospedali italiani, per 15 giorni dovrà dedicarsi a spiegare a degli ignoranti in materia ( nonchè presuntuosi) che non sono i cani a rendere zozzi i treni, ma i viaggiatori umani, nonchè le ditte care a Moretti e che hanno in appalto le pulizie delle carrozze e non le puliscono come dovrebbero, visti i risultati che sono agli occhi di tutti.
Il Moretti è una vita che, dopo aver fatto il sindacalista, occupa la sua bella poltrona ben retribuita: non è stato messo a quel posto per chissà quale meriti patriottici, ma per grazia ricevuta da Prodi & Co. e ha buoni amici anche nel Centrodestra, visto che nessuno lo ha ancora accompagnato all’uscita della stazione.
Quanto ai risultati che ha portato, lasciamo il giudizio a chi ci legge.
Se la politica delle ferrovie è quella di tagliare i treni dei pendolari, ridurre il personale, vaneggiare su treni ad alta velocità che ci fanno vedere in fotografia, aumentare i biglietti facendo diventare tutti i treni Ic o Ec e facendo sparire i diretti, eliminare le stazioni e le biglietterie ovunque, multare i passeggeri che non hanno obliterato perchè la macchinetta o non c’è o è scassata, allora bastava nominare direttore un ragioniere.
Moretti non è che un esponente della Casta politica, un tizio che davanti al suo studio nella Direzione delle Ferrovie, ha fatto ristrutturare i servizi igienici personali. Ora ha un mega bagno con il cartello interno delle istruzioni per l’uso, dove si dettagliano tutte le operazioni che il personale delle pulizie deve svolgere nel corso della giornata, rendendo lucenti più volte al giorno i sanitari, i pavimenti e gli specchi.
Peccato che questo maniaco della pulizia non usi lo stesso metro per i servizi igienici dei treni che lui dirige, spesso zozzi da fare schifo e che tali rimangono per giorni, senza che nessuno provveda. Per non parlare di quelli eternamente guasti, dove non si può neanche entrare, per non parlare della mancanza spesso degli “accessori” che non esistono.
E uno così ha il coraggio di sputare sentenze sui cani che viaggiano?
Ma ringrazi Iddio che viaggino ( solo a Roma nel 2007 sono stati 150mila con relative entrate), se potessero parlare direbbero che semmai fa schifo a loro salire in certi scompartimenti con lo sporco consolidato da anni, con uomini portatori di pulci e cimici, con barboni che la notte sono costretti a dormire in quegli stessi vagoni dove due ore dopo sale il pendolare che va a lavoro.
Invece che ammirare in trance il suo megacesso a specchio, il Moretti prenda un localaccio schifoso come tanti operai o impiegati ogni mattina e poi avrà voce in capitolo.
E lasci perdere la sua difesa sul fatto che “anche io ho un cane” o che “una volta sono stato morsicato da un cane di grosse dimensioni”…
Cominciamo a pensare che forse quel cane avrà avuto le sue buone ragioni.
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