IL 68% DEGLI ITALIANI VOTEREBBE PER RIMANERE NELLA UE, SOLO IL 27% PER USCIRE
E IN EUROPA NESSUNO SCONTO A LONDRA: “ORA ESCA IL PRIMA POSSIBILE”
In Italia non è ammesso dalla Costituzione un referendum come quello inglese sulla brexit. Ma, se fosse indetto, il 68% voterebbe a favore della permanenza dell’Italia nell’Unione Europea.
Per l’uscita si esprimerebbe, secondo un sondaggio Ixè per Agorà (Raitre), solo il 27%. Il 5% non sa.
Intanto linea dura, come previsto, da parte dell’Unione Europea alla decisione del popolo britannico di lasciare l’Unione Europea.
Con la Brexit – ha detto il presidente della Commissione Jean Claude Juncker – adesso “bisogna accelerare” la procedura”
A chi gli chiedeva cosa si attendesse dal motore franco tedesco dell’ue, “mi attendo – ha risposto – prese di posizioni molto chiare. Penso che a tutti noi deve essere chiaro che il processo di incertezza in cui siamo entrati non deve durare troppo a lungo. Bisogna accelerare le cose”.
Ancora più chiari, in una dichiarazione congiunta i vertici Ue. “L’Unione di 27 stati membri continuerà ” hanno affermato i presidenti delle istituzioni europee (Juncker, Tusk, Schulz e Rutte) nella dichiarazione congiunta dopo il vertice di crisi che si è tenuto nella sede della Commissione europea. “Ci aspettiamo che il governo del Regno Unito dia effetto alla decisione del popolo britannico al più presto possibile, per quanto doloroso il processo potrà essere il processo”.
“Il popolo britannico ha scelto, noi rispettiamo la decisione. Ora si volta pagina”, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“Se voglio dare un nome all’Europa voglio chiamarla casa”, ha detto Matteo Renzi. “L’Europa è casa nostra. È la casa dei nostri figli e dei nostri nipoti. È una casa che ha bisogno di essere ristrutturata, rinfrescata, ma è la casa del nostro domani”.
“Sono qui per dirvi che l’Italia farà la sua parte nel percorso che si apre”, ha aggiunto Renzi. “Il governo e le istituzioni europee sono nelle condizioni di garantire con ogni mezzo la stabilità finanziaria e la sicurezza dei consumatori”.
La decisione britannica di lasciare l’Ue . secondo la cancelliera tedesca Angela Merkel – è “un colpo all’Europa e al processo di integrazione europea”: lo ha detto il cancelliere Angela Merkel, ricordando però che proprio l’Ue negli ultimi cinquant’anni è stata capace di “garantire la pace europea dopo secoli di violenza”. “Il mondo -ha ricordato- è in una fase di scompiglio: in Europa oggi sentiamo gli effetti di guerre costate la vita a tantissime persone, guerre che hanno costretto tante persone a lasciare i loro Paesi”.
Intanto lunedì Angela Merkel ha convocato un incontro con Francois Hollande, Matteo Renzi e Donald Tusk. Mentre la conferenza dei presidenti del Parlamento europeo (in cui siedono i capigruppo politici più il presidente dell’assemblea, Martin Schulz), si è riunita stamattina a Bruxelles e ha deciso di convocare per martedì prossimo alle 10, sempre a Bruxelles, una sessione plenaria straordinaria per approvare una risoluzione sulle conseguenze e sui prossimi passi da compiere dopo la vittoria della Brexit al referendum britannico.
(da “Huffingtonpost”)
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