IL CANDIDATO SINDACO LEGHISTA DI GENOVA EDOARDO RIXI, SEDICENTE “PENDOLARE” DI LUSSO
“L’UNICO NUOVO SONO IO, SONO IL SOLO CANDIDATO CHE HA FATTO PER LAVORO IL PENDOLARE SU MILANO DAL 1996 AL 2002 DOPO LA LAUREA”… MA LE COSE STANNO DAVVERO COSI’?
Intervistato dal “Secolo XIX” il candidato sindaco della Lega, Edoardo Rixi chiosa: “Non credete agli altri candidati, l’unico nuovo sono io, gli altri rappresentano il vecchio”.
Premesso che Edoardo Rixi, classe 1974, dal 2002 al 2007 consigliere comunale di Genova e dal 2011 consigliere regionale della Lega, tanto “nuovo” forse non è, visto che da oltre 11 anni calca il palcoscenico politico locale, non si può certo negare che egli provi a porsi, in questa campagna elettorale, come il paladino dei giovani genovesi che non trovano occupazione in città e sono costretti a migrare a Milano.
Lo aveva già scritto nel suo comunicato di investitura e lo ribadisce al giornalista che gli chiede: “Ma lei l’ha fatto?”.
Rixi risponde con fermezza: “Certo l’ho fatto dal 1996 al 2002, dopo la laurea in Economia e Commercio, come tanti giovani che a Genova non hanno trovato lavoro”.
Chapeux, verrebbe da dire: già uno si immagina il povero Edo partire all’alba su una tradotta da Genova-Pegli e arrivare trafelato in fabbrica ad Arese dopo aver passato metà del viaggio a rimirarsi allo specchio e a sistemarsi i capelli nella ritirata del treno
Ma qualcosa non quadra.
Nella prima versione on line de “Il Secolo XIX”, Rixi parlava di 10 anni di “vita da pendolare”, ridotti a 6 nella versione cartacea del giorno dopo.
Prima osservazione spontanea.
Come poteva Rixi fare il pendolare “dopo la laurea” già dal 1996 se, come risulta da quanto pubblicato da linkedin.com e sulla base di quanto da lui stesso dichiarato, ha frequentato l’università di Genova dal 1993 al 1999, laureandosi nel 1999 ?
La logica dice che al massimo potrà aver fatto il pendolare dal 2000 al 2002 .
Seconda considerazione.
Leggiamo nel suo profilo di consigliere regionale della Liguria, compilato da lui stesso: “Ho lavorato come ricercatore per l’università di Genova e per la Fondazione Carige e come consulente per aziende private”
Perbacco: uno che fa il ricercatore universitario a Genova e consulenze per la Cassa di Risparmio di Genova per quale ragione dovrebbe mai fare il pendolare su Milano, visto che poi dal 2002 è anche consigliere comunale e quindi molto impegnato, tra consigli e commissioni?
Terza osservazione.
Sempre sul suo dettagliato profilo su linkedin.com, Rixi afferma da aver lavorato dal 1997 al 2002-2004 nel settore della moda con Lineaitalia srl e la veneziana Roberta di Camerino, a cavallo della laurea quindi e immediatamente dopo: nello stesso periodo quindi in cui avrebbe fatto, lo ricordiamo, il ricercatore a Genova per Università e la Carige.
Ma non è finita qua: da gennaio 2000 ad aprile 2004, Rixi afferma di essere stato anche amministratore della Thesis sas di Edoardo Rixi, specializzata in borse e borsette e in cui rivestiva incarichi di marketing.
Ritorniamo a quanto dichiarato al Secolo XIX dal candidato sindaco pendolare: “Ho fatto il pendolare dal 1996 al 2002 dopo la laurea lavorando a Milano nel settore del marketing”.
Peccato che la Thesis avesse sede a Pegli, lo stesso quartiere di Genova dove Rixi abita, non certo a Milano.
E uno che dal 2000 al 2004 crea una società impegnativa a Genova come può fare anche il pendolare?
La logica dice o l’uno o l’altro: che senso avrebbe costituire una società se poi si fa dell’altro?
Nel suo profilo infine Rixi aggiunge anche una collaborazione con il dipartimento di marketing dell’Università di Tor Vergata a Roma, in direzione pendolare opposta alla nebbiosa metropoli meneghina.
Confusione totale.
Quarta domanda
Rixi dal 2002 al 2007 è consigliere comunale, poi non viene rieletto e dovrà attendere il 2011 per entrare in Regione.
Ma dal giugno 2005 al febbraio 2010 che fa il disoccupato Rixi?
Leggiamo che fa anche il funzionario della 1 commissione bilancio della regione Lombardia (lo dice sempre lui).
Non certo a tempo pieno visto che nei primi due anni è impegnato quasi tutti i giorni in Comune a Genova.
E come mai Rixi dimentica invece di dire al giornalista che avrebbe fatto il pendolare su Milano dal 2005 al 2010, lavorando al Pirellone, quando avrebbe una prova tangibile per dimostrare il suo giornaliero percorso su rotaie?
Perchè Rixi non dice quanti giorni dedicava al suo incarico lombardo?
Come mai Rixi non ritiene opportuno portare a conoscenza del “giovani pendolari genovesi” come aveva ottenuto quell’incarico e non rivela quanto era pagato?
E’ pensiero comune, anche in padagna, che un candidato sindaco dovrebbe garantire trasparenza amministrativa ai cittadini: poi, per carità , tutti i lavori sono accettabili, anche, tanto per dire, l’assistenza alle persone anziane con ruoli di badante e tuttofare.
Ma abbia il buon gusto perlomeno di scendere dal treno.
Uno specchio lo trova anche sull’ascensore di casa, in fondo.
LIGURIA FUTURISTA
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