“IL GIORNALE” SI INVENTA UN FINIANO DA COLPIRE, MA FERISCE IL COORDINATORE GENOVESE
LA REDAZIONE DI GENOVA CERCAVA LA MEDAGLIA AL MERITO FELTRIANO, MA IL CECCHINO SBAGLIA OBIETTIVO: DEFINISCE FINIANO IL VICEPRESIDENTE DEL IV MUNICIPIO CHE NON E’ NEANCHE ISCRITTO AL PDL…FORSE SONO PIU’ AVVEZZI AI MEDAGLIONI ALL’ACETO BALSAMICO
La vicenda che andiamo a raccontare è degna di una paginetta di Guareschi sui “compagni trinariciuti” di un tempo, ma invece che essere ambientata nella bassa padana e avere come protagonisti i nostalgici del regime sovietico, si svolge a Genova ed è curata dalla redazione locale de “il Giornale”, guidata dal “moderato” Massimiliano Lussana.
Poco incline alla guerriglia, abile tessitore di amicizie trasversali per quieto vivere, Lussana ha dovuto adeguarsi a malincuore al nuovo corso di Feltri, cercando di limitare i danni.
Ora, da qualche tempo, l’imput da Milano è il killeraggio politico sui “finiani”, ma che colpa ne ha la redazione locale se prima a Genova tutti i provenienti da An era prostrati ai piedi del Gianfri come gli arabi alla Mecca e ora non se ne trova più uno disposto a rischiare la poltroncina e la candidatura?
Di fronte alla carenza di finiani su piazza cui rivolgere il fuoco amico, ecco allora che una vicenda periferica viene trasformata in un vile attacco alla linea unitaria del Pdl e viene iscritto d’autorità alla lobbie finiana un vice presidente di municipio che non ha neanche la tessera del Pdl.
Il soggetto in questione, Domenico Morabito, eletto per An, è uomo noto in Valbisagno per aver aperto anni fa, per la prima volta, una sezione in una “zona rossa” e per essere sempre stato in prima linea nel rappresentare le istanze di un quartiere popolare.
Rispettato da amici e avversari per il grande lavoro politico svolto sul territorio che ha portato tra l’altro il Pdl a sfondare il 40% dei consensi, almeno dieci in più di quello che era abituato a raccogliere.
Premesso che Morabito non aveva aderito al Pdl, restando come indipendente nel consiglio di zona, arriviamo al fatto.
Qualche giorno fa si deve approvare il piano di manutenzione straordinaria (scuole , strade, verde): trattandosi di interventi necessari, il Pdl aveva sempre votato a favore in passato.
Morabito lo fa anche questa volta, ma il Pdl si astiene, tanto per dare un po’ di fumo negli occhi.
Ed eccoci al titolo de “il Giornale” il giorno dopo: “Il finiano Morabito vota con la sinistra”.
Finalmente qualcuno aveva trovato un “mostro da sbattere in prima pagina”. Clac clac, slurp slurp, il gioco è fatto.
Chi non capisce troppo quello che è successo è però il coordinatore provinciale del Pdl che scrive subito una smentita e permette a “il Giornale” di titolare il giorno dopo “Morabito sconfessato dal coordinatore Gadolla: non sta con noi”.
Insomma, chi ha sparato su Morabito e ha colpito un passante per sbaglio? Chi è rimasto vittima della bomba intelligente a feltri e strisce?
Ma non finiscono qua le bombe a mano esplose in mano agli incauti pidiellini doc: Gadolla scrive pure che Morabito è “persona non gradita”.
Eh no, caro Gianfranco, questa te la potevi risparmiare: sei uno bravo a raccontare barzelette, te lo riconosciamo, ma qua ti sei superato.
Ma come, avete candidato Morabito in quota An per la presidenza della circoscrizione, ti sei rivolto a lui tempo fa per organizzarti la campagna elettorale personale, ne hai incensato (insieme a il Giornale) le iniziative di opposizione in Valbisagno fino a poco tempo fa, hai partecipato alle cene in sezione e ora hai smarrito la memoria e lo definisci “non gradito”?
Ora Morabito non lo conosce più nessuno?
Neppure Lussana che gli dedicava titoloni perchè stava per far cadere la giunta di sinistra al Municipio?
Capisco che abbiate bisogno di qualche vittima sacrificale finiana da additare al pubblico ludibrio, ma un po’ di coerenza suvvia.
Forse se qualcuno deve qualcosa a Fini non è certo Morabito, vero Gianfranco?
E allora fai un atto da gentleman, scusati pubblicamente.
E la prossima volta consiglia a Lussana di non cercare medaglie al merito feltriano, è notorio che il meglio di sè lo dà quando si dedica ai medaglioni di filetto all’aceto balsamico.
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