SCAJOLA SI ERA FATTO ANCHE RISTRUTTURARE LA CASA DA ANEMONE: MENO MALE CHE LO CONOSCEVA APPENA
NON SOLO 900.000 EURO IN ASSEGNI: IL 16 SETTEMBRE 2004 VIENE DEPOSITATA UNA DENUNCIA INIZIO ATTIVITA’ IN COMUNE PER LA RISTRUTTURAZIONE DELL’APPARTAMENTO… DIRETTORE DEI LAVORI E’ ZAMPOLINI, LA DITTA E’ LA A.M.P. DEL FRATELLO DI ANEMONE: PACCHETTO COMPLETO
Di fronte alle contestazioni giornalistiche, ai documenti e alle testimonianze emerse, il ministro dimissionario Claudio Scajola aveva sempre sostenuto di conoscere vagamente l’imprenditore Anemone, giusto in quanto in passato “aveva effettuato dei lavori per la messa in sicurezza dell’alloggio di servizio” quando era ministro degli Interni, poi l’avrebbe perso di vista.
Quanto all’architetto Zampolini, braccio destro di Anemone e riciclatore dei 900.000 euro, Scajola sostiene di “ricordare poco di lui: era la persona cui si era rivolto Balducci per aiutarmi a cercare casa a Roma”.
Oggi emerge un nuovo documento che smentisce il ministro: è datato 16 settembre 2004 e si chiama Dia, ovvero “Denuncia di inizio attività “, depositato in Comune a Roma, in cui si informa l’amministrazione che è stata avviata la ristrutturazione dei 9 vani e mezzo catastali appena acquistati da Scajola.
Tale Dia certifica che “progettista e direttore dei lavori” è l’arch. Angelo Zampolini e che l’impresa esecutrice è la A.M.P. srl di Roma, di cui è proprietario Daniele Anemome, fratello di Diego, il costruttore che ha messo a disposizione la somma di 900.000 euro per lacquisto dell’appartamento di Scajola.
In pratica un pacchetto completo, comprensivo di ricerca, acquisto e ristrutturazione dell’alloggio.
L’arch. Zampolini ricorda di aver messo il nome come progettista per “pro-forma”, senza aver percepito un soldo da nessuno.
In cosa consistevano i lavori di ristrutturazione?
Dai 9 vani originari, Scajola dichiara di voler ricavare due nuove stanze e due nuovi bagni, in modo che ogni ambiente notte abbia il suo servizio.
Lavori a norma piuttosto complessi, non la semplice imbiancatura dell’intonaco, sicuramente superiori ai 100.000 euro.
Chi li pagati? Non si sa.
E non fu certo il solo Scajola, tra i politici influenti, a usufruire dei lavori di ristrutturazione di Anemone, tanto è vero che l’ex autista tunisino dell’imprenditore ha testimoniato di diversi interventi edili a casa di personaggi influenti.
In pratica il ministro Scajola, non solo non si sarebbe accorto che qualcuno gli aveva acquistato tre quinti del suo appartamento a sua insaputa, ma non avrebbe neanche notato che qualcuno gli stava sistemando bagni e camere da letto senza che lui se ne accorgesse.
Uomo fortunato o smemorato?
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