IL LEADER DELLE SARDINE ROMANE: “A MANIFESTARE PUO’ VENIRE ANCHE UNO DI CASAPOUND, PURCHE’ VENGA DA SARDINA”
“MARIO MONTI E FRANCESCA PASCALE PARTECIPEREBBERO? BEN VENGANO, NOI SIAMO APERTI A TUTTI, PURCHE’ CONDIVIDANO LA NOSTRA BATTAGLIA CONTRO IL SOVRANISMO E L’ISTIGAZIONE ALL’ODIO”
Stephen Ogongo è il leader delle sardine romane che si preparano alle manifestazioni del 14 e del 15 dicembre a Roma.
Ogongo ha 45 anni, viene dal Kenya e vive in Italia da quando ne aveva 20. Fa il giornalista e nel 2018 ha fondato un movimento, Cara Italia, per dar voce agli italiani senza cittadinanza, che prima o poi vorrebbe trasformare in una forza politica.
A Roma, il prossimo 14 dicembre, ci si aspetta «la più grande rivoluzione ittica d’Italia» sotto lo slogan di «sardina amplifica sardina». Tutte le sardine della Penisola sono state chiamate a raccolta da Mattia Santori per il Sardina Day: contemporaneamente, da San Francisco a Helsinki, 11 metropoli nel mondo scenderanno in piazza per manifestare un’idea di politica diversa da quella del centrodestra italiano.
Oggi in un colloquio con il Fatto dice che vorrebbe in piazza con le Sardine a Roma anche uno di Casapound:
Lei si è battuto per lo Ius soli e contro la Bossi-Fini. Se fossero le prime proposte delle Sardine?
Sicuramente sono punti che mettono d’accordo tante persone che scendono in piazza. A me piacerebbe che le Sardine diventassero un movimento per l’inclusione, per una società multiculturale, come il mio Cara Italia. Ma per avere un programma bisogna essere un interlocutore politico e noi al momento non lo siamo. Non so nemmeno se lo diventeremo mai.
Non c’è il rischio che la sovraesposizione di alcuni leader, come Mattia Santori, confonda le loro idee con quelle del movimento?
Io non lo vedo. Quello che ho sentito dire in tv da Mattia e da altri rispecchia più o meno quello che diciamo tutti insieme in piazza. E poi loro non parlano a nome di nessuno. Non siamo un soggetto politico, per l’appunto.
Negli ultimi giorni vi è arrivato l’endorsement di Mario Monti e di Francesca Pascale. Non è il caso di mettere dei paletti?
Quelli li metteremo se, e quando, ci daremo un’identità politica. Per ora è ammesso chiunque, pure uno di CasaPound va benissimo. Basta che in piazza scenda come Sardina.
(da agenzie)
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