IL PARROCO LEGHISTA DI SORA ORA SI SCUSA: “NON HO NULLA CONTRO I MIGRANTI, MIE PAROLE DISTORTE, SONO PER ACCOGLIERLI”
UN ALTRO CUOR DI LEONE (DOPO CHE IL VESCOVO LO AVEVA AMMONITO) CHE CAMBIA IDEA IN 24 ORE… TIENITI LE TUE SCUSE, NON CI FACCIAMO PRENDERE PER IL CULO
L’omelia che non ti aspetti (o forse sì), nella giornata di San Rocco. Lui è don Donato Piacentini, parroco Sora, e ha fatto un passaggio decisamente contestabile nel corso della sua predica nella giornata del santo patronale della cittadina in provincia di Frosinone. «Ma quale persecuzione? — ha affermato — Non è certo quella che subisce chi arriva sui barconi con i telefonini e con le catenine d’oro. Guardiamo la nostra patria, alle persone che hanno bisogno qui».
Il video è stato girato da una persona che si trovava all’omelia ed è stato postato sui social network, diventando virale nel corso della giornata di ieri. In tanti hanno chiesto che siano presi provvedimenti nei confronti di questo sacerdote che, a quanto pare, dall’altare della sua chiesa trasmette un messaggio molto diverso rispetto a quello professato dalla Santa Sede, con Papa Francesco che — invece — è pontefice dell’accoglienza.
Il sacerdote di Sora, don Donato Piacentini, è noto per il suo utilizzo dei social network: sulla sua bacheca Facebook, infatti, compaiono spesso dei post di supporto all’azione del ministro dell’Interno Matteo Salvini, soprattutto sul tema dell’immigrazione.
In passato, sempre attraverso i canali preferiti dal leader della Lega (ovvero i social network) aveva anche provato a mettersi in contatto con lui.
Oggi, tuttavia, dopo che la sua omelia era diventata virale, il parroco sembra fare marcia indietro e chiede scusa: «In merito alla breve predica del giorno 16 agosto in piazza San Rocco e a una frase, a cui è stato attribuiti un valore distorto, tengo a precisare che non sono assolutamente contro gli immigrati, i cui bambini, che sono cristiani, ho inserito benissimo nella catechesi, a moltissimi altri la Caritas parrocchiale e personalmente da molti anni provvediamo gli alimenti vari».
Il parroco, poi, ha continuato: «Vengono pagate le utenze e alcune ricevute, non ritirate, possono essere visionate in parrocchia. Si era voluto mettere l’accento anche sui poveri locali per sottolineare una maggiore attenzione a queste emergenze. Tutto è stato ampliato e trasformato. Se necessario sono pronte le scuse senza che si arrivi ad una strumentalizzazione in qualsiasi campo che non era nelle intenzioni».
(da agenzie)
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