IL VIDEO DELLA MELONI DEL CDM DEL PRIMO MAGGIO PORTA LA FICTION A PALAZZO CHIGI
I MEMBRI DEL GOVERNO RIDOTTI A FARE I FIGURANTI ALLO SPOT ORCHESTRATO PER TENTARE INUTILMENTE DI RUBARE LA SCENA AL CONCERTONE
Un piano sequenza degno de “Il divo” di Sorrentino che culmina in un vero e proprio inedito nella storia della comunicazione politica – per non dire propaganda – del nostro Paese. Il video spot di 3 minuti di Giorgia Meloni che illustra le misure del decreto Lavoro nel giorno consacrato ai riti sindacali contiene un finale a effetto che porta la fiction a Palazzo Chigi.
Ripresa da un telecamera ammortizzata su un “gimbal”, un paio di tagli di montaggio, la premier percorre fluente le stanze eleganti del palazzo del Potere.
Incedere didascalico e familiare, doppio petto lungo smanicato e t-shirt bianca, effetto grembiule da lavoro – appunto -, oltrepassa tre porte, fino all’ultima. La quarta. Che però è chiusa. Lo spiegone delle misure è terminato, ora si tratta di passare all’azione. “Buon Primo maggio a tutti”, augura Meloni. Che aggiunge ispirata: “E ora al lavoro”.
E qui la scena è pura meraviglia. La premier apre la porta della sala del Consiglio dei ministri, che si disvela in tutta la sua forza. L’intero esecutivo è infatti seduto, i ministri al loro posto, e ognuno di loro, senza nemmeno voltarsi – a parte Tajani che tradisce un fuggevole imbarazzato sorriso – attende l’incedere della Meloni di cui riecheggiano i passi decisi, fino al raggiungimento del suo posto, e allo scampanellare che apre i lavori del Cdm. Del reale Cdm.
Un inedito appunto, dove la fiction si confonde con la realtà, e i membri del governo sono ridotti a fare da figuranti allo spot orchestrato per rubare la scena al Concertone. “Questo Consiglio non è una sceneggiata”, pare abbia detto la premier ai ministri. E qui c’è da darle ragione: decisamente è molto di più.
(da La Repubblica)
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