IN BELGIO VINCONO GLI AUTONOMISTI CHE DELLA LEGA DICONO: “SONO DEI FANFARONI, NON VOGLIAMO AVERCI A CHE FARE”
LA “NUOVA ALLEANZA FIAMMINGA” CHE HA VINTO AL NORD DEL PAESE RESPINGE I COMPLIMENTI DI BORGHEZIO E SALVINI: “NON SIAMO UNA DESTRA SEPARATISTA, RAZZISTA E XENOFOBA, SIAMO PIU’ VICINI A DI PIETRO…” “L’IMMIGRAZIONE VA FERMATA, MA CHI E’ DENTRO IL PAESE DEVE AVERE GLI STESSI DIRITTI”
Cercano sempre di appropriarsi delle vittorie altrui, ponendole ad esempio della validità delle proprie tesi e a testimonianza di quanto esse stiano facendo breccia in Europa, ma anche questa volta gli è andata male.
Appena gli autonomisti del N-VA hanno vinto le elezioni al nord del Belgio, abitato dai fiamminghi, la intellighentia leghista, composta da Borghezio, Salvini e Speroni, si era precipitata a congratularsi, cercando di mettere il cappello sulla vittoria.
La risposta del leader della “Nuova Alleanza Fiamminga”, Bart de Wever, non si è fatta attendere: “Quelli della Lega sono dei fannulloni, noi siamo dei moderati, con la Lega non abbiamo nulla a che fare, loro sono legati agli estremisti del Vlaams Belang”.
L’N-VA non è la destra razzista, separatista e xenofoba che pur esiste nelle Fiandre, ma che è stata sconfitta alle elezioni.
In realtà le elezioni in Belgio le hanno vinte gli autonomisti al Nord e i socialisti al Sud.
Il nord è il piccolo regno federale dove abitano i fiamminghi che hanno una lingua, una storia, una cultura diversa dai valloni che abitano al sud.
Da una parte chi parla francese, dall’altra una lingua simile all’olandese.
In Belgio non esistono partiti nazionali, ma solo regionali, come sono tali anche le televisioni, le scuole, i giornali.
Gli autonomisti della “Nuova Alleanza Fiamminga” non hanno nulla a che fare con la Lega italiana, mentre i socialisti valloni sono dei normali socialisti europei. Non a caso al Parlamento europeo la Nuova Alleanza e la Lega non sono neanche nello stesso gruppo parlamentare.
Denny Pieters, professore dell’università di Lovanio e neosenatore, ribadisce la grande distanza dalla Lega e dichiara che il partito italiano più vicino è l’Idv di Di Pietro: “abbiamo messo in lista candidati di ogni etnia: bisogna fermare l’immigrazione clandestina, ma chi è gia dentro il nostro Paese deve avere i diritti che gli spettano, non può essere maltrattato”.
E aggiunge: “siamo democratici e vogliamo cambiare il Paese in profondità : non siamo di sinistra, ma abbiamo politiche sociali più forti della sinistra, non siamo di destra e la politica sull’immigrazione lo dimostra”.
Questi autonomisti vogliono che lo Stato da federale diventi confederale, senza rivoluzione e strappi.
Quanto alle alleanze per governare, guardano con interesse a una intesa con i socialisti.
L’unica cosa certa è che la patetica appropriazione indebita leghista è stata respinta al mittente.
Vi sono Paesi dove non ci vende ai razzisti per salvarsi da due processi personali.
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