INTERVISTA A CARMINE RUOTOLO, IL GIOVANE DI DESTRA “INNAMORATO” DI ACERRA: “NOI SIAMO FUOCO SOTTO LA CENERE, SIAMO QUELLO CHE PUO’ SUCCEDERE”
A 28 ANNI E’ CANDIDATO NELLA LISTA CIVICA “ORGOGLIO ACERRANO”: “I PARTITI NAZIONALI HANNO ALLONTANATO DALLA POLITICA, IL NOSTRO PROGETTO LOCALE INCARNA I VALORI IN CUI ABBIAMO SEMPRE CREDUTO”… “TUTTI I NOSTRI CANDIDATI HANNO PRESENTATO IL CERTIFICATO DEI CARICHI PENDENTI”
Secondo la tradizione, riportata da un testo del ‘500, ed un famoso dipinto attribuito a Ludovico Carracci, è la città che ha dato i natali alla celeberrima maschera di Pulcinella, adottata in seguito dai Napoletani.
Parliamo di Acerra, comune di 60.000 abitanti ad appena 14 chilometri da Napoli, dove l’11 giugno si vota per il rinnovo del consiglio comunale.
Si contendono la carica di sindaco cinque candidati che potremmo collocare rispettivamente al centro, alla sinistra, a un’alleanza Pd-Forza Italia, a Fdi , al M5S e a Noi per Salvini .
E’ in questa città che si candida un giovane 28enne di destra Carmine Ruotolo, con lo slogan “Orgoglioso di essere Acerrano”, a sostegno di Lettieri, sindaco uscente.
Un passato “movimentista” nei gruppi studenteschi di destra, in prima linea nelle denunce sui danni nella “terra dei fuochi”, una laurea e una professione di consulente in campo ammministrativo e giuridico.
Perchè “orgoglioso” di essere acerrano? Ritieni importante il radicamento al tuo territorio?
Sono orgoglioso di essere acerrano perchè Acerra, oltre ad essere la mia città natale, ha rappresentato nella sua storia una città fiera delle sue tradizioni. Una città che nei periodi più bui ha saputo riscattarsi e nonostante le mille avversità
Hai aderito a una lista civica, ritieni superate le connotazioni “partitiche” che caratterizzano gli altri candidati sindaci?
Io ho sempre creduto che fare politica significasse militare in un partito nazionale, partendo dalla militanza delle sezioni all’attivismo in piazza , ma mi rendo conto che a causa di una classe dirigente sorda che ha svenduto le proprie ideologie , i nostri cittadini si ritrovano oggi a non credere più nella politica. È vero , noi siamo un movimento locale, ma il nostro agire non è nato da un semplice scopo elettorale bensì dalla necessità di mettere in piedi un progetto valido che racchiuda i valori e gli ideali che ci hanno sempre contraddistinto.
Cosa dovrebbe rappresentare oggi la destra, visto che a soli 28 anni puoi dire di aver sperimentato una militanza politica giovanile di base?
Da giovanissimo ho militato in Azione Giovani , movimento giovanile di Alleanza Nazionale, e come molti dei miei coetanei ero attirato da quello spirito di militanza attiva di mettermi al servizio della mia comunità , cercando di dare sempre il meglio senza volere nulla in cambio. Questo è per me il significato della parola “Destra” , che nulla ha a che vedere con il razzismo e l’odio degli attuali partiti che si ritengono di destra.
A pochi chilometri da Acerra è nato un tuo coetaneo, Luigi Di Maio, cosa distingue il tuo impegno civico dal suo? Spesso il Sud è accusato di favorire il clientelismo, trovi che il modus operandi dei grillini ne sia scevro?
Conosco poco Luigi Di Maio, anche se in diverse occasioni prima del suo ingresso in Parlamento abbiamo avuto modo di confrontarci in occasione di assemblee cittadine riguardanti le tematiche ambientali. Quello che posso dire è che ciò che differenzia me da Luigi Di Maio parte appunto da un percorso di militanza iniziato , come ho detto poc’anzi , alla giovane età di 15 anni e che prosegue ancora oggi. Al contrario il sig. Di Maio, come tanti del suo partito, cavalcando il malcontento e il fallimento dei principali partiti italiani , si è lanciato alla conquista della notorietà ricoprendo un incarico parlamentare grazie ad una legge elettorale che gli ha consentito senza preferenze di sedere a Montecitorio. Per quanto riguarda il Sud , io credo che l’Italia abbia bisogno di più unità e non di continue divisioni; su questo argomento il M5S non ha prodotto nè al Nord nè al Sud nessun cambiamento epocale.
Di Maio viene da una famiglia benestante di costruttori, tu che categoria sociale pensi di rappresentare?
Io provengo da una famiglia semplice di origine acerrana in cui il valore del lavoro è sempre stato importante , io non rappresento una categoria in particolare , io rappresento tutte le persone per bene che lavorano e che fanno sacrifici per vivere dignitosamente.
Negli ultimi anni hai lavorato nello staff del sindaco uscente Lettieri: passare dalle enunciazioni di principio alla soluzione pratica dei problemi dei cittadini non è facile…La tua lista è l’unica che ha richiesto ai candidati di allegare persino il certificato dei carichi pendenti: cosa vuol dire per te legalità ?
Voglio precisare che non solo la mia lista , ma tutta la coalizione che appoggia il sindaco uscente Raffaele Lettieri ha richiesto ai propri candidati il casellario giudiziario e il certificato dei carichi pendenti . La legalità per me è una parola che non va solo enunciata ma praticata, nel senso che ci troviamo in un contesto fatto di regole in cui ognuno deve fare la sua parte. Cercare di imbrogliare il sistema con furberie che danneggiano la comunità è per me l’atto più abominevole che si possa fare.
Molte amministrazioni, anche al Sud, non sempre hanno avuto la necessaria trasparenza nelle regole degli appalti pubblici, com’è la situazione ad Acerra?
Nel corso di questi cinque anni si sono svolte ad Acerra diverse gare d’appalto per milioni e milioni di euro e al giorno d’oggi nessun avviso di garanzia è stato mosso nei confronti dell’Amministrazione Comunale uscente, questo a testimonianza della trasparenza e nello spirito di impegno che abbiamo voluto infondere al nostro agire politico.
Un nuovo business per molte amministrazioni, dopo la tragedia della terra dei fuochi, pare sia quello dello smaltimento dei rifiuti: che precauzioni avete preso?
Acerra da anni si distingue per una raccolta differenziata che ad oggi raggiunge un livello molto alto rispetto ai comuni limitrofi della Provincia di Napoli, questo grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale e alla civiltà del popolo Acerrano. Molti parlano di terra dei fuochi come se fosse una cosa positiva ma si dimenticano che il nostro territorio è ricco di una sana agricoltura che ha una tradizione importante. Dire che tutti i terreni di Acerra sono inquinati è una falsità e danneggia i tanti agricoltori che con sacrifici lavorano sul nostro territorio.
Esiste un problema sicurezza ad Acerra? E come viene affrontato?
In questi anni si è cercato di risolvere il problema della sicurezza aumentando il controllo del territorio con interventi mirati e in collaborazione di tutte le forze dell’ordine presenti nella nostra città .
La promozione di eventi culturali sta caratterizzando molte amministrazioni, come veicolo di attrazione del flusso turistico. Come si colloca Acerra rispetto a queste forme di aggregazione?
Dopo anni in cui Acerra era rimasta fuori dai cosiddetti “flussi turistici”, grazie al lavoro di questa Amministrazione nel saper gestire le risorse provenienti dalla Comunità Europea e dalla Regione Campania, sono state realizzati nel corso di questi cinque anni diversi progetti come “Il Giracastelli” e il “Pulcinella Music Festival” che hanno portato nelle piazze acerrane turisti di altre regioni d’Italia.
Nel territorio del Comune annoverate un migliaio di stranieri, siete intervenuti per favorirne l’integrazione? Con che risultati?
Il popolo acerrano è sempre stato accogliente nei confronti delle persone che hanno deciso di vivere nel nostro territorio ed è per questo che si è cercato negli anni di creare momenti di aggregazione in cui tutti ,acerrani e non, potessero creare le condizioni di una sana convivenza.
Il riscatto del Sud passa attraverso il ridare dignità all’individuo o il percorso è accidentato e la meta ancora lontana?
Io penso che la strada per il cambiamento l’abbiamo intrapresa ma solo con la costanza e l’impegno potremo arrivare alla risoluzione di ogni problema.
Creare impresa ad Acerra è una via percorribile per evitare l’esodo dei giovani verso altre mete?
Certamente, noi abbiamo cercato di motivare le imprese locali nel dotarsi di tutte quelle certificazioni necessarie per partecipare ai bandi pubblici. Naturalmente mi rendo conto che c’è tanto lavoro da fare al riguardo, ma il nostro impegno resta costante.
A 28 anni non sono molti i giovani così “innamorati” della propria città da impegnarsi in politica: cosa vorresti dire ai troppi disillusi? C’è ancora una speranza di cambiamento?
Il mio impegno è frutto di una voglia di riscatto, non solo per me, ma per tutti i miei coetanei che non vogliono lasciare la nostra città . Essere “innamorati” di Acerra significa mettersi a disposizione della propria comunità 365 giorni l’anno. Ai giovani come me dico di non perdere la speranza e di credere in un futuro migliore, perchè solo noi possiamo essere i fautori del nostro futuro. Soltanto noi possiamo essere gli artefici di una “Acerra Ambiziosa”. Noi, come recita una vecchia canzone, “siamo fuoco sotto la cenere. Noi, siamo quello che può succedere…”
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