INTERVISTA A STRACQUADANIO: “IL GOVERNO DELLE LARGHE INTESE GIOVA AI PROCESSI DI BERLUSCONI”
“VEDRETE, DOMANI LA CONSULTA DIRA’ CHE PUO’ ESSERCI STATA UNA VIOLAZIONE DEI DIRITTI DELLA DIFESA, SPIANANDO LA STRADA PER IL RICORSO”
La collaborazione tra destra e sinistra deve durare”, incita B. “Spero che il governo perseveri su questa strada”, twitta poco dopo.
Poi complimenti ai ministri e soddisfazione profonda per le larghe intese.
“Questo nuovo amore? È ovviamente interessato. Ma siamo in politica, mica al cinema”, spiega un ex parlamentare Pdl che conosce bene B. e le sue strategie.
Giorgio Stracquadanio, allora il Cavaliere non è diventato rosso?
Ora che Berlusconi ha acchiappato il governo, perchè mai dovrebbe lasciarselo sfuggire? Prima delle elezioni il Pd era vincitore dichiarato, ora sono insieme nella maggioranza, alla pari.
Anche a costo di lodare la vituperata sinistra?
Mi stupisco di chi si stupisce. Questo clima pacifico che si è creato gli porta una marea di benefici, soprattutto sul piano dell’aggressione giudiziaria, che è destinata a finire.
Elabori.
Se il Cavaliere non è più nemico assoluto, e c’è un asse con la sinistra e con il Quirinale, c’è da aspettarsi che le randellate travestite da sentenze, così come gli avvisi di garanzie e le inchieste, cessino. Infatti c’è un abbassamento complessivo dei toni, o sbaglio?
Domani la Consulta decide su quel legittimo impedimento evocato da B. nel 2010 per il processo Mediaset: si aspetta che le nuove alleanze ne influenzino l’esito?
È evidente che questo clima, molto meno ostile, aiuta. Vedrete, la Consulta dirà che il conflitto di attribuzioni non c’è, ma che può esserci stata una violazione dei diritti della difesa: a quel punto la strada per il ricorso sarebbe spianata.
Quindi vede una connessione tra le larghe intese e le decisioni dei giudici?
Non è diretta, ma c’è sul piano politico. Berlusconi ritiene che se non è più in aperto e durissimo contrasto con la sinistra, le cose possano risolversi in modi più vantaggiosi. Per esempio facendo dimenticare le parole ostili che ha spesso rivolto ai giudici.
Quanto aiuta l’armonia col Quirinale?
Il Cavaliere, ricordiamolo, è stato uno dei grandi elettori che ha riconfermato Napolitano. Poi, è chiaro, non è che il presidente telefonerà ai giudici per dare istruzioni: intanto perchè non può, e poi perchè non lo farebbe. Però, durante il discorso ai Prefetti, il capo dello Stato ha già detto che serve equilibrio nelle decisioni: più di così…
E quanto pesa la pronuncia della Consulta sui destini del governo?
Poco, perchè un’alternativa non c’è: andare alle urne sarebbe una follia. E poi chi glielo fa fare di rischiare un voto contrario sull’ineleggibilità ?
Chi soffre di più di questo nuovo idillio con il Pd?
Sicuramente i falchi del Pdl, che proprio non sono abituati. Sanno che il loro futuro politico dipende da Berlusconi, e quindi vogliono evitarne l’uscita dignitosa dalla politica che secondo me lui sta tentando. E il modo migliore per farlo è mantenere alta la tensione giudiziaria. Penso a Santanchè, Verdini, Capezzone… Berlusconi, per un bel po’ di gente, è un’assicurazione sulla vita.
Beatrice Borromeo
(da “il Fatto Quotidiano“)
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