ISTAT: DOPO TRE ANNI DAL DIPLOMA SOLO UNO SU DUE LAVORA
Il 29,9% DEI DIPLOMATI SCEGLIE L’UNIVERSITA’, IL 52,6% HA TROVATO LAVORO, IL 14,8% LO CERCA ANCORA… IL GUADAGNO MEDIO MENSILE E’ DI 1.045 EURO… LE DONNE TROVANO OCCUPAZIONE MENO DEGLI UOMINI… AL NORD CHI TROVA LAVORO TOCCA IL 62,6%, AL SUD SI FERMA AL 44,6%… TROVA OCCUPAZIONE PIU’ FACILMENTE CHI PROVIENE DA ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI.
L’Istat, dopo l’indagine sullo stato dei diplomati del 2004, è andato a verificare tre anni dopo, nel 2007, che piega avesse preso la vita di questi ragazzi.
Tre anni dopo la maturità , il 29,9% dei diplomati è impegnato ancora negli studi universitari, mentre il 67,4% si è diretto verso il mercato del lavoro.
Oltre la metà dei diplomati si dichiara occupata (52,6%), e il 14,8% in cerca di un’occupazione. Quelli che hanno un lavoro si dichiarano soddisfatti, con un contratto regolare e un guadagno medio mensile di 1.045 euro.
Ma vi sono parecchie difformità .
Intanto le ragazze risultano meno frequentemente occupate ( 45,3%, contro il 60% dei ragazzi), più sovente alla ricerca di un lavoro ( 16,9%, contro il 12,7%) e maggiormente impegnate negli studi universitari (34,7%, a fronte del 25% dei maschi).
La prosecuzione degli studi universitari vede la prevalenza delle donne anche quando già lavorano (14,8%, rispetto all’11,7% dei maschi) o quando sono alla ricerca di un’occupazione ( 9,5%, contro il 6,5%).
La percentuale di chi si è inserito nel mondo del lavoro diminuisce notevolmente da Nord a Sud, passando dal 62,6% di occupati nel Nord-Ovest, al 45% del Sud, fino al 44,6% delle isole.
Tra le regioni settentrionali, la Liguria è quella dove i ragazzi lavorano meno (51,1% contro il 62,6%) e risultano più iscritti all’Università ( 35,6% contro il 27,3%).
Il 75,5% di chi ha studiato in un istituto professionale e il 62,7% di chi proviene da un istituto tecnico ha un lavoro.
Tra i liceali invece solo il 26,8% dei diplomati è impegnato in un’attività lavorativa retribuita.
Il 58,9% dei liceali (contro il 7,7% dei professionali e il 19,5% dei periti e tecnici) è iscritto a una facoltà universitaria.
I ragazzi che hanno scelto di lavorare, nell’ 80% dei casi hanno un’occupazione continuativa, con cadenza regolare anche se a termine.
Il lavoro occasione o stagionale è più diffuso tra le donne e tra quanti hanno ottenuto la maturità liceale: in questo caso si concilia l’occupazione con gli impegni universitari.
Tra i 154.702 occupati con un’attività continuativa, monitorati dall’Istat, il 79,1% è dipendente, il 10,4% ha un lavoro autonomo, il 10,4% è un lavoratore a progetto.
I diplomati con lavoro continuativo a tempo pieno guadagnano in media 1.045 euro al mese.
Nel Centro e al Sud si percepiscono 1.030 euro, al Nord il guadagno sale a 1.068 euro al mese. Scarto ancora più elevato per le donne: 133 euro, rispetto ad analoga occupazione al Nord.
Dati su cui meditare.
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