IUS EUROPAEUM, L’ULTIMA SUPERCAZZOLA DI GRILLO
TRE ANNI FA IL M5S HA PRESENTATO UNA LEGGE SULLO IUS SOLI SIMILE A QUELLA IN DISCUSSIONE, OGGI CHIEDE CHE A DECIDERE SIA L’EUROPA… E IL COMMISSARIO EUROPEO GLI RICORDA CHE L’UE NON C’ENTRA UNA MAZZA, SONO DECISIONI DEI SINGOLI GOVERNI
Volete vedere un partito politico che si arrampica sugli specchi?
Non dovete far altro che andare a leggere l’ultimo post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo. L’argomento è quello capace di spaccare un MoVimento “postideologico” come il 5 Stelle: lo ius soli.
L’articolo è l’ennesima supercazzola che Grillo e portavoce rifilano ai loro elettori.
A partire dal titolo “per uno ius europeum” che non vuol dire nulla: perchè ius significa “diritto” e non solo cittadinanza. Con il cosiddetto ius soli non si vuole riformare il diritto ma solo le regole per cittadinanza delle persone nate in Italia da genitori stranieri.
Nel 2013 i 5 Stelle hanno avanzato la loro proposta di legge sullo ius soli. Una proposta di legge che è incredibilmente simile a quella sulla quale il MoVimento si è astenuto alla Camera nel 2015 e al Senato la settimana scorsa.
Ebbene, oggi il MoVimento e Grillo dicono che quella proposta di modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza per nascita e di acquisto della cittadinanza è una sòla.
Il che già è interessante perchè quella proposta era stata firmata anche dal Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio.
Ma i 5 Stelle possono e sanno fare di meglio.
Ad esempio un partito che è alleato del partito più antieuropeista del Parlamento Europeo chiede che per approvare una legge nazionale ci sia bisogno del parere della Commissione Europea.
Chissà che fine hanno fatto i buoni propositi di restituire sovranità al nostro paese dal gioco dell’Unione Europea.
Siamo ad anni luce di distanza dal referendum per l’uscita dall’euro. Anche su quello i 5 Stelle chiederanno un un orientamento alla Commissione europea per coinvolgere nel dibattito anche il Parlamento europeo e il Consiglio?
Miracoli del post-ideologico.
Improvvisamente i 5 Stelle scoprono il valore della cittadinanza europea.
La legge in discussione al Senato mette l’Italia in linea con quella già in vigore in Francia, Germania e Regno Unito.
La risposta alla tentativo del M5S di gettare fumo negli occhi degli elettori arriva dal Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos.
Il commissario europeo ha ricordato che la legge sulla cittadinanza è chiaramente una competenza nazionale. «È una responsabilità nazionale: mi chiedo per quale motivo qualcuno dice che noi dovremmo reagire su questo.
Noi non giochiamo nel campo di gioco della politica interna» ha detto Avramopoulos a margine di una conferenza a Bruxelles.
Ma è evidente che il M5S vuole solo rimandare e prendere tempo. Non si sa per cosa, perchè all’orizzonte non sono previste consultazioni online della base.
In ogni caso siamo sicuri che Alessandro Di Battista e Manlio Di Stefano potranno egregiamente condurre dei negoziati con Viktor Orbà¡n.
Possono rimanere in Ungheria per tutto il tempo che riterranno necessario.
(da “NextQuotidiano”)
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