LA BALLA DI SALVINI SULLA SVIZZERA DOVE NON CI SAREBBE L’OBBLIGO DELLA MASCHERINA
NEL PAESE ELVETICO DECIDONO I SINGOLI CANTONI E IN QUASI TUTTI E’ OBBLIGATORIA, COSI’ COME LE REGOLE SUL DISTANZAMENTO NEI LOCALI, COME IN ITALIA… NELLE SCUOLE CHI PROPENDE PER IL DISTANZIAMENTO E CHI PER LE MASCHERINE IN BASE ALL’ETA DEGLI STUDENTI
La Svizzera è uno di quei paesi che a Matteo Salvini piace tanto, uno di quelli che nomina spesso come esempio di virtù.
L’ultima volta è accaduto a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno. Il leader della Lega ha chiamato in causa la Svizzera per parlare dell’obbligo di indossare le mascherine in generale e, in particolar modo, nelle scuole: «Quando ho sentito dell’obbligo di mascherina e di distanza anche per i bimbi dai sei anni…no. In Svizzera non c’è per nessuno. O sono scemi gli svizzeri o il ministro è incapace e incompetente. Sono due mesi che va in giro a cercare i banchi con le rotelle…».
Secondo Salvini in Svizzera non c’è l’obbligo delle mascherine ma in realtà le sue affermazioni sono imprecise.
In Svizzera l’obbligo di mascherina si decide a livello dei singoli cantoni e sono in molti ad averla resa obbligatoria adottando più o meno le stesse modalità e regole dell’Italia.
Non solo le mascherine, anche l’obbligo per locali e bar di raccogliere le generalità dei clienti per effettuare un rapido ed efficace tracciamento.
Salvini parlava nello specifico della scuola. Digitando “mascherine scuola Svizzera” emerge come anche nel paese elvetico sia aperto il dibattito con alcuni cantoni che prediligono la distanza di sicurezza e altri che vogliono rendere la mascherina obbligatoria a scuola.
La situazione viene valutata diversamente dai cantoni sulla base dell’età degli alunni, con alcuno presidi che stanno facendo appello perchè i Dpi vengano indossati almeno dagli studenti delle scuole medie in quelle regioni dove non è stato ancora deciso.
(da agenzie)
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