LA BALLA GIORNALIERA DI SALVINI: “IN ITALIA DA QUANDO LA LEGGE VIETA DI PAGARE RISCATTI NON CI SONO STATI PIU’ RAPIMENTI”: QUELLI DI SOFFIANTINI, MELIS E ONOFRI COSA ERANO?
E POI NON C’ENTRA NULLA CON I RAPIMENTI ALL’ESTERO DOVE ANCHE IL CENTRODESTRA HA SEMPRE PAGATO IL RISCATTO… SE VUOLE CHE GLI OSTAGGI VENGANO AMMAZZATI LO DICA CHIARAMENTE
Quando Salvini dice che in Italia, da quando è stata approvata la legge sul divieto di pagamento riscatto per le persone rapite, non ci sono stati più sequestri di persona non dice la verità .
Il leader della Lega ha affrontato questo tema in chiusura di collegamento con Agorà , su Rai 3, questa mattina. Si parlava, ovviamente, del presunto riscatto pagato per riportare in Italia Silvia Romano. Allorchè Salvini ha citato la legge approvata dal Parlamento per tentare di porre fine al pagamento riscatto. Si tratta dalle legge numero 82 del 1991, ribattezzata legge Martelli dal nome del suo primo firmatario.
Ma è davvero così? La realtà è ben diversa.
Dire che i rapimenti, da quel giorno, non ci sono più stati è fare cattiva informazione. Riavvolgendo il nastro della pagine di cronaca, infatti, ricordiamo il sequestro Soffiantini del 1997, ma anche quello di Silvia Melis nello stesso anno. Entrambi erano rapimenti a scopo estorsivo.
Stessa sorte sarebbe stata per il piccolo Tommy, Tommaso Onofri, rapito nel 2006 ma ucciso durante il trasferimento nel luogo che doveva ‘ospitarlo’ durante le contrattazioni per il pagamento riscatto con la famiglia. Fu una vera e propria tragedia che, tra le altre cose, è stata ricordata sul palco leghista di Bibbiano dello scorso 23 gennaio, evento di chiusura della campagna elettorale del Carroccio in Emilia-Romagna.
(da agenzie)
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