LA BIOLOGA MICHELA KUAN: “LA VIVISEZIONE PER I FARMACI NON SALVA L’UOMO”
IL TIPO DI ESPERIMENTI A GREEN HILL NON SERVONO ALL’UOMO: SOLO L’1% DEI FARMACI TESTATI SU ANIMALI ARRIVA IN FARMACIA … E’ LA LEGGE CHE OBBLIGA ALLA SPERIMENTAZIONE SU ANIMALI, NON LA SCIENZA
«Vengono usati per impianti odontoiatrici: gli spaccano la mandibola per poi provare gli impianti. Oppure gli modificano il cuore, poi li sottopongono a stress fino all’infarto».
Michela Kuan, biologa, spiega il destino dei beagle allevati a Montichiari per la sperimentazione animale.
Si dice sempre che la vivisezione è necessaria per salvare vite umane.
«Gli animali sottoposti al fumo delle sigarette per 24 ore al giorno non si ammalano di tumore ai polmoni, e neanche l’amianto ha provocato loro danni: non è stato così per l’uomo. Poi l’aspirina: per alcuni malati è un salvavita per gli animali è tossica».
Allora perchè proseguire?
«La legge obbliga al passaggio sull’animale, ma meno del 5 per cento dei farmaci testati sugli animali superano l’esame e di questi solo l’1 per cento arriva al commercio. Non si capisce perchè, se non per motivi economici, ci si affidi a un sistema fallimentare: molte molecole testate sull’animale non servono all’uomo. E chissà quante ne vengono scartate, perchè gli animali muoiono, mentre sarebbero utili all’uomo».
Antonella Mariotti
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