LA FAVOLA DI MINNITI CHE HA SALVATO LA DEMOCRAZIA NON APPLICANDO LA LEGGE
FINANZIAMO I PEGGIORI REGIMI MILITARI CHE AFFAMANO I POVERI E VIOLENTANO LE DONNE…ALTRO CHE A PESARO, IL MINISTRO E’ DEGNO DI ESIBIRSI AL BAGAGLINO
“Ad un certo momento ho temuto che, davanti all’ondata migratoria e alle problematiche di gestione dei flussi avanzate dei sindaci, ci fosse un rischio per la tenuta democratica del Paese. Per questo dovevamo agire come abbiamo fatto non aspettando più gli altri paesi europei”.
Così ha parlato il ministro dell’Interno Marco Minniti alla Festa dell’Unità di Pesaro.
“Non potevamo continuare a gestire in questo modo i flussi migratori e abbiamo agito in modo nuovo. Ora l’Europa ci ringrazia per questo”
Se non fosse noto che costui è un ministro degli Interni di un Paese democratico, verrebbe da pensare a una delle migliori parodie di Oreste Lionello al Bagaglino.
Nel dettaglio:
1) aver accolto in Italia, come doveroso, 170.000 profughi ( di cui il 40% ha diritto all’asilo politico, dati ufficiali, non quelli taroccati dalla fogna razzista), ovvero un numero di persone inferiori al pubblico che ha assistito alla festa della Taranta alcune sere fa, è un fenomeno “ingestibile” solo per gli incapaci.
Vi sono Paesi, europei e non, che ne hanno accolto 5 o 10 volte tanto, senza tante tragedie.
2) La soluzione c’era: permettere a costoro, attraverso la concessione di un permesso di soggiorno provvisorio, di attraversare le frontiere e andare dove avevano parenti pronti ad accoglierli. Se poi siamo dei vigliacchi che hanno paura di mettere l’Europa di fronte alle proprie responsabilità è un altro discorso.
3) Mai un atto del “salvatore” Minniti per obbligare gli Stati europei inadempienti ad accogliere i 40.000 profughi che si erano impegnati due anni fa a ricevere entro settembre 2017.
4) La democrazia si tutela perseguendo i reati, caro Minniti: i blocchi stradali, le minacce, le violenze, le istigazioni all’odio razziale sono REATI, ficcatelo in testa e come tali vanni perseguiti a norma di legge. La maggiore responsabilità del governo sta nell’aver concesso per anni l’impunità a questa gentaglia, senza capire che il razzismo disgrega l’unità nazionale e costituisce un pericolo alla sicurezza delo Stato pari alla mafia. Bastava agire per tempo mettendo qualcuno in galera, sequestrando beni e privando della patria potesta, colpendo i mandanti e il problema era risolto in una settimana.
5) la legalità si difende con le scelte di campo: se da una parte ci sono Ong che salvano 40.000 esseri umani in un anno dalla morte e dalla fame, dalle violenze e dagli stupri e dall’altra una associazione a delinquere come i trafficanti della Guardia costiera libica che (come provato dalla Procura di Trapani) prendono le mazzette per scortare i profughi fuori dalle acque libiche, ci si deve schierare con le persone oneste, NON CON CHI COMMETTE REATI.
Servirsi di criminali per ridurre i salvataggi è come affidare alla Mafia la gestione del nostro Meridione e poi ringraziarla perchè “controlla il territorio”.
6) Quanti soldi servono per fermare il flusso migratorio? è stato chiesto al ministro dell’Interno: “Almeno quanto è stato speso per la rotta dei Balcani: 6 miliardi”. Ovvero la soluzione è regalare 6 miliardi di euro a uno o due governi liici, 100 tribù del deserto e non si sa a chi altro, perchè possano compensare il mancato guadagno da trafficanti che hanno incassato finora. Senza avere alcuna garanzia sulla fine che faranno gli esseri umani “respinti”
7) Ultima considerazione sulla base del Pd presente a Pesaro: im altri tempi un esponente della peggiore destra come Minniti sarebbe stato preso a pernacchie, ora stanno pure ad ascoltarlo.
Non a caso le sedie sono sempre di meno e chi non va più a votare sempre di più.
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