LA LEGA CONTRO GHALI PER IL TOUR CON LA BANDIERA DELLA PALESTINA
IL FIGHETTO LEGHISTA SI SUPERA: “FOMENTA L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA”
Ghali sta riempiendo in questi giorni il Forum di Assago, da dove è partito il suo tour, che sempre a Milano terminerà il 15 novembre. E ieri sera, al debutto, l’artista ha ribadito con parole e gesti le sue convinzioni su quanto sta accadendo in Medio Oriente. Quella che Israele sta conducendo «non è guerra, ma un genocidio», ha ribadito come già aveva detto all’ultimo Festival di Sanremo poco prima di salire sul palco. E a riprova della sua militanza ha chiuso il concerto cantando “Casa mia” – il successo portato 9 mesi fa alla kermesse – sventolando dal palco una grande bandiera della Palestina.
Spazio al Forum pure per l’impegno a fianco dei migranti, veicolato sia dal palco che nell’atrio del palazzetto, dove sono presenti per volontà dell’artista diversi banchetti per il sostegno a Mediterranea Saving Humans, la ong cui Ghali stesso ha donato una barca per il soccorso in mare, Banya, titolo di uno dei 30 pezzi con cui l’artista si è raccontato sul palco di Assago.
Il vicesegretario della Lega Andrea Crippa in un colloquio con Affaritaliani.it attacca il rapper di origini tunisine: «Proprio non ne sentivamo il bisogno dell’appello all’immigrazione clandestina e illegale del rapper Ghali fatto al Forum di Milano con tanto di bandiera della Palestina, senza alcun rispetto per le vittime civili israeliane del 7 ottobre 2023», si lamenta a voce alta il vice di Matteo Salvini.
(da agenzie)
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