LA MALATTIA PIÙ DIFFUSA TRA GLI ADOLESCENTI: IL MAL DI VIVERE
NEGLI ULTIMI 5 ANNI TRE GIOVANI SU QUATTRO HANNO SENTITO IL BISOGNO DI UN SUPPORTO PSICOLOGICO (SOLO IL 27,9% HA RICEVUTO L’AIUTO RICHIESTO) … IL DISAGIO È PIÙ ACCENTUATO TRA LE RAGAZZE: L’87,3% HA AVVERTITO LA NECESSITÀ DI UN SOSTEGNO, RISPETTO AL 61,8% DEI COETANEI UOMINI
Negli ultimi 5 anni tre giovani su 4 hanno avuto bisogno di un supporto psicologico, ma solo il 27,9% ha ricevuto l’aiuto necessario. Un disagio più accentuato tra le giovani donne, visto che ben l’87,3% ha avvertito la necessità di un sostegno, rispetto al 61,8% dei coetanei uomini.
Più elevata la richiesta di aiuto dei giovani residenti nelle regioni del Centro (79,4%) e del Sud (76,8%), rispetto al Nord (71,8%). Il 35,9% dei giovani ha avvertito la necessità di supporto psicologico ma non si è rivolto a nessun professionista. Il 11,2% si è rivolto a un professionista senza ricevere i benefici attesi. E’ quanto emerge da una nuova indagine sulla salute mentale dei giovani italiani, realizzata dal Consiglio Nazionale dei Giovani con il supporto tecnico di Eures, Ricerche Economiche e Sociali.
“Il nostro studio mette in luce la necessità urgente di azioni concrete per affrontare una vera emergenza” commenta la presidente del Cng Maria Cristina Pisani, che a proposito del dato delle donne ritiene sia indicativo dell'”importanza di interventi mirati che tengano conto delle specificità di genere”.
Per il Consiglio Nazionale dei Giovani “è cruciale che le istituzioni e le famiglie prestino maggiore attenzione a questo tema, specialmente in un periodo storico come quello attuale”. In particolare “è necessario un piano nazionale organico e permanente che permetta di rafforzare e aumentare i servizi di sostegno alla salute mentale. Servono sportelli di ascolto psicologico nelle scuole superiori e nelle università, accessibili gratuitamente a tutti gli studenti”.
Non solo: è ” essenziale introdurre la figura dello psicologo di base nel sistema sanitario nazionale, come già sperimentato con successo in alcuni distretti sanitari territoriali, iniziativa che dovrebbe andare di pari passo con una campagna di sensibilizzazione per superare lo stigma associato alla ricerca di aiuto psicologico e promuovere una maggiore consapevolezza dell’importanza della salute mentale tra le giovani generazioni, considerato che soltanto il 27,9% delle ragazze e dei ragazzi si è rivolto ad un professionista ricevendo l’aiuto richiesto.
Va scongiurata la solitudine e l’abbandono che troppe ragazze e ragazzi sperimentano. Bisogna fare in modo che l’accesso alle cure non sia un privilegio riservato a pochi”
(da agenzie)
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