LA MOGLIE BATTE IL MARITO ANCHE ALLE OLIMPIADI
ITALIA-TURCHIA E’ STATA ANCHE DE GENNARO-SANTARELLI… MOKI IN CAMPO PER LE AZZURRE DEL VOLLEY, IL MARITO ALLENAVA LE RIVALI
«É tutta una catena di affetti, che né io né lei possiamo spezzare…». L’alto dirigente del Coni, euforico in tribuna per la vittoria che finalmente ci garantisce una finale negli sport di squadra, si affida alla dotta citazione cinematografica, con una battuta da Amici miei.
Ma funziona, per spiegare il crocevia di affetti privati e pubblici che ha rappresentato questa partita. Al centro di tutto c’è l’eroina meno celebrata di una squadra che sembrava persa e che nel giro di qualche mese ha ritrovato la propria identità, grazie sempre senior Velasco.
All’età di 37 anni appena compiuti, Monica De Gennaro detta Moki, nata a Piano di Sorrento ma ormai coneglianese ad honorem, è ancora considerata uno dei liberi più forti del mondo. Sua sorella giocava, lei andava a vederla agli allenamenti, e così il volley è diventato la sua vita. E non per modo di dire. Dal lontano 2006 ha giocato 332 volte in Nazionale. Questa è la sua quarta Olimpiade, dopo Londra 2012, Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020. Ma non è solo questione di numeri.
Ieri, sulla panchina della Turchia sedeva suo marito, il formidabile coach Daniele Santarelli, che in Italia allena lei a Conegliano e ha allenato mezza Nazionale italiana, a cominciare da Paola Egonu. Con la partita di ieri, da quando si sono sposati, siamo cinque a uno per Moki. «Mia moglie è il mio tabu» scherza lui, che nonostante la sconfitta non perde un aplomb da gentiluomo inglese.
Non hanno mai incrociato lo sguardo. «É la regola che ci siamo dati» raccontava nei giorni scorsi Moki. «La prima volta è stata la più difficile. Poi, non dico che sia diventato normale, ma da avversari abbiamo trovato un equilibrio. Cerco di non guardare sulla panchina avversaria, ma solo dall’altra parte della rete. Credo sia più difficile per lui che deve impostare la tattica. Ha il vantaggio di conoscere benissimo me e le mie compagne, ma una volta in campo è sempre un’altra storia».
L’incrocio di destini non si ferma a una vicenda coniugale. In un certo senso, il coach della Turchia ha avuto un ruolo anche nella ricostruzione della Nazionale italiana che lo ha battuto. Erano i mesi crepuscolari dell’agitata gestione del commissario tecnico Davide Mazzanti. A Tokyo le sue dichiarazioni sulle ragazze che stanno sempre sui social avevano creato una crepa nello spogliatoio.
L’esclusione di Paola Egonu e Moki, abbinata alla sensazione che la squadra non lo seguisse più, davano l’idea della fine di un percorso. Santarelli è uno dei migliori amici di Mazzanti: è stato il suo secondo allenatore a Conegliano, lo considera un maestro. Ma nel mondo del volley non si parlava d’altro. Dovette schierarsi. Non parlò di sua moglie, ma del vero pomo della discordia, Egonu. Nel settembre del 2023, dopo aver sconfitto l’Italia in semifinale all’Europeo, disse che Paola era l’attaccante più forte del mondo. «E mi piange il cuore vederla fuori. Immaginare una Nazionale senza di lei mi sembra una follia».
Un mese dopo, Mazzanti non era più l’allenatore dell’Italia. L’8 novembre venne annunciato il ritorno di Julio Velasco. Nel febbraio di quest’anno, il coach venuto da La Plata venne intervistato a «Un giorno da pecora». Quando i conduttori lo incalzarono su quale giocatrice potesse somigliare a Giorgia Meloni, il nuovo vecchio commissario tecnico disse che De Gennaro era «un libero con una forte personalità, molto aggressiva». La fine è nota.
Moki venne convocata alla prima occasione. «Lasciamo stare il passato» ha sempre tagliato corto lei. «A Tokyo eravamo troppo convinte di noi stesse, eravamo sicure che saremmo andate come minimo a medaglia. E andò male. Qui a Parigi siamo partite umili, senza dare nulla per scontato. Ma dentro di noi, sapevamo. Julio ci ha detto di credere in noi, e tanto ci è bastato».
È il concetto che ieri hanno espresso tutte le sue compagne. «Ce lo meritavamo, dopo tante delusioni» ha detto Alessia Orro, la palleggiatrice. De Gennaro sa che questa potrebbe essere la sua ultima Olimpiade. Ieri ha attraversato la mixed zone senza parlare con nessuno. Agitava le mani, come a dire magari dopo, quando tutto sarà detto e fatto. Perché va bene il gioco delle coppie, ma domenica sarà il giorno dei giorni. Per Moki, e per il volley italiano. Quindi, anche per suo marito.
(da Il Corriere della Sera)
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