LA NOSTRA SOLIDARIETA’ PER “DANIZA VIVA E LIBERA”: PRESIDIO NO STOP DAVANTI AL PALAZZO DELLA PROVINCIA DI TRENTO
SOLO I PISTOLA A GRAPPA DELLA LEGA LA VOGLIONO MORTA
A difesa dell’orsa Daniza, colpevole di aver difeso i suoi due cuccioli dall’incursione di uno sprovveduto nel suo habitat naturale, alcune associazioni ambientaliste e animaliste hanno avviato a Trento, davanti al palazzo della Provincia, un presidio no stop a staffetta fino a sabato 23 agosto.
Scopo dell’iniziativa è chiedere il ritiro dell’ordinanza della Provincia di Trento che ordina la cattura dell’orsa, definita «llegittima, inaccettabile nonchè sbagliata, presa sull’onda dell’emotività dai nostri amministratori».
Un gruppo di animalisti e ambientalisti aderenti a Lac, Oipa, Lav, Eticanimalista, Enpa e Animaliamo ha acceso delle fiaccole, «simbolo di speranza di libertà per Daniza ed i suoi cuccioli».
Intanto il gruppo Facebook “Salviamo l’orsa Daniza” ha superato i 10.000 sostenitori e la petizione da inviare alle autorità locali ha quasi superato le 35.000 firme.
Mentre prosegue la fuga dell’Orsa Daniza, continua ad aumentare il fronte di personaggi pubblici che si schierano al suo fianco e si dichiarano contrari al suo abbattimento
Dopo aver suscitato le simpatie di Licia Colò che aveva lanciato un video-appello su Youtube, di Reinhold Messner e del WWF Italia, aa favore dell’orsa Daniza si schierano anche esponenti politici della politica: per Michela Vittoria Brambilla, parlamentare di Forza Italia e presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, “abbatterla sarebbe un crimine”.
Per questo annuncia un’interrogazione parlamentare in cui chiederà che il Ministero dell’Ambiente intervenga per garantire la libertà dell’animale.
Sulla faccenda si esprime anche il Movimento 5 Stelle che, in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo a firma Filippo Degasperi (consigliere Ms5 in Trentino), chiede il “ritiro immediato dell’ordinanza e l’interruzione delle operazioni in corso” per la cattura.
Va ricordato che l’orsa era stata immessa in quel territorio ben 18 anni fa, proprio allo scopo di evitarne l’estinzione e favorire cosi il ripopolamento. Ha un sensore che permette di seguirne gli spostamenti: a maggior ragione è assurdo che le stesse autorità che avrebbero avuto il compito di monitorarla e tutelarla, oggi invochino il suo abbattimento o cattura solo perchè ha difeso i suoi piccoli.
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