PISA, COSTRETTA A CHIEDERE L’ELEMOSINA IN CORSO ITALIA A 58 ANNI
RENZI A CHI CAZZO HAI DATO GLI 80 EURO? HAI VENDUTO I VERI POVERI PER UN PUGNO DI VOTI E TU STAI NELLA SUITE DA 1.000 EURO AL GIORNO
Cosa fareste se, alla soglia dei sessant’anni, perdeste nel giro di pochi mesi il marito, il lavoro di una vita e la vostra casa?
In questo periodo di crisi economica, sono numerose le persone che all’improvviso si trovano letteralmente per strada.
Una di queste è Lia, una signora di cinquantotto anni. Suo marito è morto poco più di un anno fa.
Poco tempo dopo lei ha perso l’impiego: il ristorante per cui lavorava come cuoca da più di vent’anni è fallito. «Una serie di tragedie ravvicinate. Mi sono ritrovata sola e senza mezzi per vivere – racconta – da un anno passo le mie giornate in strada a chiedere l’elemosina. Prima sotto i portici delle Poste, ma in questo periodo di ferie c’è meno gente e quindi mi sono spostata in Corso Italia».
Lia siede sugli scalini di un negozio: con sè ha un bicchiere di plastica dove raccoglie gli spiccioli che riesce a racimolare durante il giorno e un cartello con cui accenna alla sua storia.
«Mi sono rivolta al dormitorio ma non hanno posto – prosegue Lia – Per mia grande fortuna una mia amica ha accettato di ospitarmi. Non finirò mai di ringraziarla. Io mi sento in imbarazzo perchè non so come ricambiare questa enorme generosità . Posso solo darle i pochi euro che riesco a guadagnare, ma lei mi risponde che non li vuole. Quando ne accetta qualcuno, mi dice che li mette da parte per me e, se un giorno li vorrò, me li renderà . D’estate le mense dei poveri sono chiuse. Non sempre posso mangiare il cibo fornito dai volontari di strada, soffro di gastrite».
Lia va ogni giorno al centro per l’impiego: «Non c’è lavoro per i plurilaureati, figuriamoci per una signora anziana come me. L’Italia non tutela chi è nella mia situazione».
(da “il Tirreno”)
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