LA VICEMINISTRA ASCANI A SALVINI: “CAPITANO, PAURA?”
“LE ACCUSE NON TE LE HA FATTE IL PD MA I I MAGISTRATI CHE HANNO CHIESTO IL TUO PROCESSO E PURE I TUOI HANNO VOTATO A FAVORE, VAI IN TRIBUNALE E DIFENDITI COME FANNO LE PERSONE CHE NON HANNO PAURA DEL PROCESSO”
Botta e risposta sui social tra Anna Ascani (Pd), viceministra dell’Istruzione, e il leader della Lega Matteo Salvini, sulla vicenda della nave Gregoretti, per la quale l’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona: domani 12 febbraio, dopo la decisione della Giunta per Immunità , che ha dato l’ok al processo lo scorso 20 gennaio, toccherà all’Aula di Palazzo Madama esprimersi.
Poi la palla passerà ai magistrati che dovranno stabilire se rinviare a giudizio l’ex titolare del Viminale.
La viceministra dem aveva ribadito così la posizione del suo partito e della maggioranza, che sull’ok al processo è compatta: “Sul caso Gregoretti noi siamo coerenti. Il Senato non deve decidere se Salvini è colpevole o no, ma è chiamato a stabilire se Salvini ha agito per tutelare l’interesse nazionale. Noi pensiamo che non sia così e voteremo di conseguenza”.
Poco dopo Salvini aveva replicato sul suo profilo Twitter: “Secondo il Pd devo andare a processo perchè, bloccando l’ennesimo sbarco di immigrati, non ho tutelato l’interesse nazionale. Secondo me è proprio il contrario! Voi che dite?”.
Ascani, intervenuta ancora una volta sul social network, ha risposto per le rime: “Matteo, non secondo il Pd, ma secondo i magistrati. Sono loro che hanno chiesto il processo. E pure i tuoi senatori, che hanno votato a favore. Capitano, paura??? Se mi avessi citofonato te lo avrei spiegato di persona… Bacioni”, e ha accompagnato l’ironico tweet con l’hashtag ‘#se citofonando’.
La vicemininistra dem ha ricordato che lo scorso 20 gennaio furono proprio i parlamentari leghisti a mandare a processo il segretario del Carroccio, votando contro la relazione del presidente della Giunta Maurizio Gasparri, che aveva chiesto di negare l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini chiesta dal Tribunale dei ministri di Catania.
Ora Salvini sembra aver fatto un passo indietro, e i 60 parlamentari del Carroccio sarebbero pronti a lasciare domani i banchi di Palazzo Madama, dopo che la senatrice della Lega Erika Stefani avrà esposto in Aula l’esito del voto in Giunta, all’apertura dei lavori.
I numeri non sono dalla parte di Salvini: l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia e Forza Italia, per respingere l’autorizzazione a procedere necessita della maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, e cioè 160 voti. Ma FI, Lega e FdI insieme hanno solo 139 senatori. Tolti i parlamentari leghisti i voti a favore dell’odg sarebbero solo 79.
(da agenzie)
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